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Alessandro Gassman, "la democrazia...": esplode la polemica

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Resterà in Italia, Alessandro Gassman. L'attore, figlio del grande Vittorio, pur avendo sempre dichiarato le proprie tendenze politiche di sinistra e anti-destra ha sì fatto campagna per il voto, contro l'astensionismo, ma non si è inserito nella lista dei vip o sedicenti tali che alla vigilia delle elezioni politiche avevano minacciato di lasciare il Paese e volare all'estero da "esiliati" in caso di vittoria di Giorgia Meloni e del centrodestra. Sul rampollo, insomma, la propaganda allarmistica e il terrorismo politico di Pd, Repubblica e dintorni non aveva attecchito più di tanto. 

 

 



La conferma? Il messaggio pubblicato su Twitter lunedì mattina, una volta preso atto del verdetto ormai certo delle urne. Fratelli d'Italia al 26%, centrodestra al governo e la Meloni, con ogni probabilità, premier a Palazzo Chigi. Uno scenario che ha sconvolto chi, come Roberto Saviano o Francesca Michielin, già invoca la "resistenza" di fronte al "pericolo fascista" (?). "La democrazia è così - esordisce con malcelata delusione per l'esito del voto -. Buon lavoro a chi ora dovrà guidare il paese in un momento così drammatico".

 

 

 

 

Parole che se da un lato sembrano partire dalla classica "superiorità morale" della sinistra ("la democrazia è così", come dire a volte "il popolo sbaglia, concediamoglielo"), dall'altra secondo qualcuno nascondono anche una sottile, velenosissima forma di "gufata". Di sicuro, il momento è drammatico. E non per colpa della Meloni, che i problemi dovrà invece provare a risolverli.

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