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L'aria che tira, Rotondi umilia Sommi: "Pensavo dicesse cose intelligenti"

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A SL'Aria Che Tira lo scontro si accende. Protagonisti Luca Sommi e Granfranco Rotondi. A iniziare, nella puntata di mercoledì 28 settembre su La7, il giornalista, autore televisivo e collaboratore del Fatto Quotidiano: "Lei ci sta dicendo che quando la Fiamma Tricolore prendeva il 5 per cento, stava con la Democrazia cristiana che prendeva il 30. Lei è una stella mobile, ora che la Fiamma sta al 30 per cento e la Dc non c'è più lei sta con la Fiamma". Immediata la replica del deputato di Fratelli d'Italia, che in collegamento con Myrta Merlino, interviene: "Se mi interrompe presumo che dirà una cosa intelligente".

 

 

Ma Sommi prosegue: "È legittimo cambiare idea, per carità. Ma un ex democristiano che viene eletto in un partito di destra, oggi è tutto possibile". Anche in questo Rotondi non esita a rispondere: "Siete rimasti con la testa all'indietro. Poi se mi fa parlare, grazie". Finito il suo monologo, Sommi concede al deputato di dire la sua: "La Dc era un partito conservatore di massa che ha stabilizzato il sistema impedendo al Partito comunista l'accesso al governo, un blocco sociale quando la caduta del muro ha realizzato la previsione di De Gasperi". Rotondi fa riferimento alla profezia sulla creazione di due soli poli opposti: la destra e la sinistra. 

 

 

E a stretto giro aggiunge: "Oggi ci sono cattolici come Franceschini che scelgono il Pd senza che lei si indigni e altri come me che nel carisma della Meloni ritrovano il centrodestra - prosegue il deputato -. Io ci ho messo la faccia, anche quando non era certo che la Meloni vincesse. Noi abbiamo stravinto perché avevamo un programma". Un discorso che non fa una piega, tanto che Sommi è costretto a terminare lì la discussione. 

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