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Vittorio Sgarbi, la 'proposta indecente' a Draghi: "Una poltrona per lui"

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La proposta indecente di Vittorio Sgarbi a Mario Draghi. Il critico d'arte ha fallito la candidatura con il centrodestra al Senato a Bologna, sconfitto da Casini, ma potrebbe rientrare nel governo con un incarico prestigioso come quello al Mistero della Cultura. Nell'attesa che il toto-ministri diventi realtà, ospite di Giuseppe Brindisi a Zona bianca, su Rete 4, stupisce tutti: "Abbiamo una agenda Draghi che è stata sostenuta dall'opposizione, che non ha portato alla vittoria ma a un rapporto stretto tra il governo Draghi e il governo Meloni. Non so se la responsabilità morale e politica di Draghi possa essere invocata, ma io una proposta a Draghi di assumere il Ministero dell'Economia la farei".

 

 

 

 

Il giornalista americano Alan Friedman salta sulla sedia: "Bello, bello", Lo stesso Brindisi è spiazzato: "Ah però". "Tu non puoi far cadere nella continuità di governo una azione importante di credibilità internazionale", sottolinea Sgarbi a coronamento del suo ragionamento. E poi in una inedita veste di economista pone un altro temo.

 

 



"Seconda cosa: noi oggi dipendiamo meno dalla Russia e dalla Norvegia, che ha la Corona e non l'euro, è fuori dall'Euro ma è in un ambito economico europeo. Noi però abbiamo la Basilicata. Direi a Giorgia: vai in Basilicata a vedere se i nostri fondi petroliferi, che in Val d'Agri sono altrettanto ricchi di quelli norvegesi, ci possano consentire un certo margine di autonomia o anche di compensazione tra vendita del petrolio e incentivi all'elettrico che usano in Norvegia. In Norvegia c'è il paradosso che loro vanno verso l'elettrico ma vendono il petrolio". Perché, è la domanda di Sgarbi, non potrebbe farlo anche l'Italia?

 

 

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