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Vittorio Feltri, appello a Meloni per fermare Putin: "Lo chieda a Berlusconi"

Vittorio Feltri
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 Libero, mediante un articolo di Alessandro Giuli, ha riportato ieri una proposta avanzata da Silvio Berlusconi, il quale si dice pronto ad interloquire con Vladimir Putin allo scopo di far cessare la guerra in atto. Non sappiamo se l'idea del Cavaliere sia stata presa sul serio a livello internazionale oppure se sia stata cassata dall'Europa. Tuttavia siamo convinti che quanto è stato compiuto finora in favore della pace non abbia affatto funzionato, come si evince dalla circostanza evidente che i cannoni continuano a tuonare. Ci ha provato Erdogan a fare da intermediario tra Mosca e Kiev, ma il risultato non è stato brillante. L'Europa, Italia compresa, ha tentato di dirimere il contenzioso, eppure, alla fine, non ha combinato nulla di buono. Anzi, ha peggiorato la situazione infliggendo a Mosca una serie di sanzioni che hanno ulteriormente indispettito la Russia, la quale ha risposto alle punizioni sospendendo le forniture del gas vitale per le nostre comunità. Naturalmente si è insistito su un concetto: l'Ucraina è stata proditoriamente invasa su iniziativa dello zar e ha reagito militarmente all'aggressione nella speranza di scacciare l'usurpatore.

 

 

 


Ogni giorno i giornali scrivono che Zelensky è sul punto di spuntarla sul nemico, però il dì appresso sono costretti a smentirsi poiché gli ex sovietici hanno portato a segno un micidiale contrattacco. Addirittura dal Cremlino giungono notizie raggelanti secondo le quali Vladimir starebbe addirittura lustrando le bombe atomiche per chiudere con un massacro il litigio. Gli armamenti nucleari solamente a nominarli fanno venire i brividi alla gente di ogni Paese, seminano il terrore, per vincere il quale uomini e donne si illudono che Putin si limiti a urlare minacce senza l'intento di trasformarle in atti concreti. Io sono invece persuaso che se non la smetteremo di appoggiare l'Ucraina, fornendole anche armi, prima o poi dovremo fare i conti con gli ordigni micidiali russi, dopo di che gli Usa risponderanno pescando nei loro arsenali, dato che di atomiche se ne intendono avendole già usate per massacrare il Giappone. Questo è il rischio cui andiamo incontro, ovvero una terza guerra mondiale, e chi non lo capisce o è un illuso o è un tonto.

 

 

 

 

Ecco perché la carta Berlusconi mi sembra l'unica risolutiva, almeno in teoria. Conosco Silvio da trent'anni e ho dimestichezza con la sua abilità. È una persona, piaccia o no, capace di mettere d'accordo cani e gatti, nonché l'unica in questo momento, se fosse investita di un incarico ufficiale da parte del nostro governo, in grado di intraprendere una missione diplomatica tesa a condurci sulla via della pace, la sola salvezza per l'umanità intera.

 

 

 

Il Cavaliere conosce Putin, sono amici, non hanno difficoltà a comunicare e sono sicuro che vis-à-vis potrebbero trovare una soluzione soddisfacente. Non comprendo perché finora i nostri governi non abbiano utilizzato questo asso nella manica per risolvere un problema che da sei mesi ci turba. Mi rivolgo a Giorgia Meloni che è dotata di buonsenso: mobiliti Silvio, che non vede l'ora di dimostrare la sua forza di grande mediatore, per liberarci di questa grana. Berlusconi nella sua vita le ha imbroccate tutte, dimostrazione che la sua perizia è fuori discussione. Adoperiamolo in questa missione. Se porta a casa un successo, come spero faccia, Francesco lo proclamerà santo. E noi, poveri cristiani, applaudiremo. Chi non azzarda perde sempre

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