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Rampini, "lobby potente": i nomi che potranno fare da sponda alla Meloni

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Giorgia Meloni può contare su un sostegno estero. Per Federico Rampini a lanciare un salvagente al presidente del Consiglio sarà la "destra italo-americana", ossia "una lobby potente negli Stati Uniti, in crescita negli ultimi anni". Complice il fatto che la leader storica della sinistra Nancy Pelosi è vicina al pensionamento, i clintoniani e obamiani Janet Napolitano e Leon Panetta hanno detto addio alla politica e le fortune della dinastia Cuomo sono in rovina in seguito a diversi scandali. "Gli emissari del governo Meloni - spiega la firma del Corriere della Sera - potranno tessere le fila di queste alleanze etnico-politiche oggi a Washington, al Gala annuo della Niaf, la fondazione degli italo-americani".

 

 

A celebrarlo un altro esponente di destra "italo", Steve Scalise. Così come sono italo-americani e di destra, il giurista Samuel Alito e il governatore Ron DeSantis. Sono stati loro, a detta di Rampini, a condizionare la campagna elettorale del mid-term. Ma non è finita qui: "In questo mondo - si legge - un altro punto di riferimento è l'arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone: fiero avversario di papa Francesco, ha scomunicato la cattolica Nancy Pelosi per le sue posizioni sull'aborto". 

 

 

Da qui la conclusione, una sorta di consiglio alla leader di Fratelli d'Italia: "Se Giorgia Meloni cerca un'intervistatrice simpatizzante può rivolgersi a Maria Bartiromo (nonni siciliani e campani), anchorwoman di Fox Business di simpatie trumpiane". Ma nelle nuove leve "si segnala anche Madison Gesiotto, 30 anni, ex Miss-Ohio, che oggi si definisce 'imprenditrice cristiana' ed è in corsa per un seggio di deputata a Pittsburgh". Saranno loro i nomi a fare da sponda al suo governo?

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