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Travaglio contro Meloni: "Sui rave party norma ridicola e preoccupante"

 Marco Travaglio

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Marco Travaglio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 31 ottobre commenta le prime misure in tema di giustizia del governo di Giorgia Meloni. Il direttore del Fatto quotidiano boccia categoricamente la mossa sui rave party ma promuove quella sull'ergastolo ostativo e sul rinvio della Riforma Cartabia: "I rave party sono un'emergenza nazionale da richiedere addirittura un reato ad hoc che prevede fino ai 6 anni di carcere?", tuona Travaglio. "Sono eventi eccezionali e penso che le norme sullo spaccio di droga, sulla sicurezza e sulla salute pubblica ci siano già. Mi sembra una roba ridicola e preoccupate e anche demagogica", attacca il giornalista. "Sull'ergastolo ostativo, invece, il giudizio è positivo perché impedisce che vengano scarcerati alcuni boss stragisti irriducibili. Quindi è giusto".

 

 

Qui l'intervento di Marco Travaglio a Otto e mezzo

Bene ha fatto la Meloni anche sulla riforma Cartabia: "Condivisibile", sentenzia Travaglio, "è una norma che le Procure non riescono ad applicare perché è scritta con i piedi come tutte le cose che ha scritto la Cartabia. E' demenziale, svuotacarceri e salvaladri". E pure sulla questione del Covid, conclude il direttore del Fatto quotidiano, "condivo la scelta di mantenere l'obbligo della mascherina negli ospedali".

 

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