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L'aria che tira, Marzio Breda: "Macron-Mattarella, la verità sulla telefonata"

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Macron e Sergio Mattarella si sono sentiti. Nella telefonata dopo lo scontro Francia-Italia i due hanno ribadito "piena collaborazione su ogni settore", anche su quello dei migranti che ha fatto tanto litigare. A svelare però cosa ci sarebbe dietro il contatto è Marzio Breda. Il quirinalista, ospite de L'Aria Che Tira nella puntata di lunedì 14 novembre, parla "delle diplomazie che si sono mosse nelle ultime 24 ore". Obiettivo?

 

 

"Questa telefonata delle 8 del mattino - prosegue in collegamento con Myrta Merlino su La7 -. Ha anche un significato di cominciare una ricucitura subito prima che ci sia il vertice europeo dei ministri degli Esteri, per scongelare un po' il clima". D'altronde, svela, "la situazione dal Quirinale era giudicata ricomponibile e meno grave dell'incidente che c'era stato nel 2019 con i gilet gialli". All'epoca il Movimento 5 Stelle scese in campo a favore dei ribelli. Breda comunque tiene a precisare che l'Italia ha bisogno del sostegno europeo, "soprattutto sul piano economico".

 

 

Quella di Breda sembra una mezza difesa alla Francia: "Da Parigi parole pesanti, ma quando accadono cose di questo tipo, scattano interessi di politica interna e non solo. Bisogna dire che l'estrema goffaggine italiana è stata quando un'ora dopo l'annuncio dell'accoglienza francese della Ocean Viking, Salvini non ha trovato di meglio che dire 'abbiamo piegato la Francia'". Da qui l'accusa a "questa classe politica approdata adesso al potere e che invece si comporta come se fosse ancora in campagna elettorale. Quello di Salvini è proprio un incubo". 

 

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