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Bruno Vespa smaschera la sinistra: "Quelli che dicono... mi ha chiamato Giorgia"

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"Che cosa farà la ragazza della Garbatella non lo so, secondo me complessivamente ha iniziato bene". Poche parole ma schiette quelle di Bruno Vespa, che commenta così le prime settimane del governo guidato da Giorgia Meloni. Il conduttore di Porta a Porta è intervenuto alla Fondazione Corriere della Sera, nell'ambito di Bookcity. Presentando il suo ultimo libro, Vespa ha ricordato i risultati portati a casa dal presidente del Consiglio a Bali: "Ha fatto al G20 un'ora di colloquio con il presidente americano Biden, ha parlato con XI Jinping e questo a poche settimane dall'insediamento".

 

 

Un vero e proprio colpaccio per il giornalista che la parla di una "fortuna": "Un G20 - prosegue - che sembrava confezionato apposta, c'era la curiosità di un primo ministro donna e della destra al potere". Stessa curiosità mostrata da alcuni insospettabili "avversari". Stando a Vespa, infatti, "adesso senti cori Giorgia di qui e Giorgia di qua, persone che conosco da 30 anni che iniziano a rivelare una intimità insospettabile con Giorgia Meloni". Un fatto "clamoroso, più del solito perché sono persone che sono state sempre a sinistra e mi dicono 'mi ha chiamato Giorgia'. Ma ho troppo pudore per indagare se sia vero questo".

 

 

Questo e tanto altro fanno credere a Vespa che la leader di Fratelli d'Italia possa puntare in alto. D'altronde, "l'ambizione forte ce l'ha. Ce la farà? Io spero che riesca - conclude - perché non possiamo andare avanti così, che ci vogliono tre anni per fare un palazzo. Quando hanno bombardato la Scala dopo la guerra l'hanno ricostruita" in un tempo record "quanto ci metteremmo oggi?".

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