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Senaldi su Zelensky: "In Italia per spazzare via ogni trattativa di pace"

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Nel giorno di Volodymyr Zelensky a Roma - gli incontri con Sergio Mattarella, Giorgia Meloni e Papa Francesco -, ovviamente la visita tiene banco in televisione. È l'argomento di primo piano, dunque se ne discute anche a In Onda, la trasmissione della sera su La7 condotta da Concita De Gregorio e David Parenzo. Ospite in collegamento ecco Pietro Senaldi, condirettore di Libero, al quale la De Gregorio chiede di spiegare che cosa sia venuto a fare Zelensky in Italia.

"Non è stato un viaggio di pace, per promuovere la pace - premette Senaldi -. Zelensky è venuto a rivendicare la lotta di resistenza ucraina. Non a caso è venuto a Roma per poi andare a Berlino. Noi tutti sappiamo che Zelensky che difende eroicamente la sua patria in realtà è difeso dagli Stati Uniti, altrimenti da solo non potrebbe assolutamente farcela. È venuto per spazzare via ogni possibilità di trattative di pace a breve periodo e per lanciare un messaggio alla Francia", rimarca il condirettore. 

 

 

E ancora: "Non a caso viene in Italia che è il Paese più atlantista, non a caso va in Germania per riportare Berlino nell'asse. È un viaggio in cui dice noi andiamo avanti e che la pace non è possibile. È un viaggio bellicoso, si può dire. Tutti noi lo capiamo", conclude Pietro Senaldi. Un concetto che, nei fatti, ha confermato lo stesso Zelensky da Bruno Vespa nello speciale di Porta a Porta, ribadendo che nessuna mediazione e nessuna trattativa, al momento, è possibile. Posizione che il premier ucraino ha tenuto anche con Papa Francesco, il quale al contrario si propone come mediatore, ma a una sola condizione: poter visitare sia Kiev sia Mosca. Posizioni distanti, insomma, tra il Papa e Zelensky, così come emergeva dallo scarno comunicato del Vaticano diffuso dopo l'incontro.

In Onda, Senaldi sul viaggio di Zelensky: qui il video

 

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