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Roberto Gualtieri premia il braccio destro violento: scandalo-Pd

Salvatore Dama
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«Vado, l’ammazzo e torno». La dinamica, più o meno, è stata questa. Come in uno spaghetti western di Enzo Castellari. Solo che qui il wild west è Frosinone e il “gringo” non ha premuto il grilletto. Solo minacce gridate per strada. L’epilogo “coatto” di una lite politica tutta interna al Partito democratico. Dove Albino Ruberti, il nostro eroe, il pistolero wannabe, ha “sfidato” a duello i fratelli De Angelis. Non a mezzogiorno, ma a mezzanotte. Non fuori da un saloon, ma al termine di una cena alcolica in una trattoria ciociara. Piazzata che gli è costata il posto di capo di gabinetto del sindaco di Roma. Però la quarantena è finita, ieri è arrivato il perdono. Roberto Gualtieri ha deciso di riabilitare il suo uomo (Ruberti) offrendogli due posti in una settimana: la guida della società Risorse per Roma e la vice presidenza di Acea Ato 2. Quindi ricapitolando: Albino è andato (via dal Comune), l’ha ammazzato (no, non l’ha fatto) ed è tornato (al Campidoglio).

 


IL VIDEO - Ma riavvolgiamo il nastro fino alla scorsa estate. È giugno: il sito del Foglio diffonde un video. Si vede un tizio che sbraita per strada in romanesco. Cose tipo: «A me non me dicono “io me te compro”. Te do cinque minuti pe’ veni’ a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchia’ davanti. Altrimenti io lo scrivo a tutti quello che ’sti pezzi de... mi hanno detto... Ioli sparo, li ammazzo».  È Ruberti. Detto anche “Rocky”, per il contributo di “pacatezza” che porta nelle discussioni più animate. I “pezzi di m” sono i De Angelis. Francesco era candidato del Pd alle Regionali, ma poi si è ritirato. Wladimiro è un broker assicurativo. In mezzo c’è anche Sara Battisti, la moglie di “Rocky”, che a febbraio è stata candidata dal Pd in Ciociaria (lei sì) e ha preso un sacco di voti. Il video fa il giro del web, lo sputtanamento è apparecchiato. I litiganti provano a minimizzare: «Parlavamo di calcio». Poi offrono una seconda versione: «Discutevamo di vino», quello che avevano bevuto. Niente, la polemica non si smorza. Gualtieri solleva il suo braccio destro dall’incarico. E la procura apre un’inchiesta. De Angelis ha un appalto per le polizze assicurative alla Asl. Le toghe hanno il sospetto che la lite non fosse per motivi calcistici o enologici, ma l’epilogo di un tentativo di corruzione.
Ruberti viene interrogato. Poi in autunno i magistrati frusinati sembrano intenzionati ad archiviare il caso (ma non si ha notizia dell’archiviazione).

 


FINE PURGATORIO - Per il sindaco di Roma, però, va bene così, il purgatorio del suo fedelissimo può finire. Ieri le commissioni congiunte Bilancio, Lavori Pubblici, Patrimonio e Urbanistica hanno dato via libera alla nomina di Ruberti alla guida della società Risorse per Roma. Seconda nomina, per Albino, in pochi giorni: la settimana scorsa era stato ingaggiato da Acea Ato 2, la municipalizzata che a Roma si occupa del servizio idrico. Tutto è perdonato. «Bentornato Albino», ha commentato infatti in commissione la consigliera dem Giulia Tempesta, «devo dire che siamo tutti molto contenti». Anche la collega Carla Fermariello ha espresso «gioia e contentezza perché Ruberti aveva dato un contributo importante nella fase iniziale di questa consiliatura. Maggiore la sfida, più alto sarà il suo contributo». Per la consigliera Erica Battaglia «sarà un valore aggiunto». «Sono molto contento che venga Ruberti», ha detto Yuri Trombetti, «perché questa azienda ha bisogno di un rilancio vero e un manager come Ruberti può trasformare l’azienda in un vero braccio operativo dell’amministrazione comunale».

 

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