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Andrea Purgatori, dopo l'autopsia nuovo mistero: "Inspessimento al cervello"

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Un "problema cardiopolmonare" tra le cause della morte di Andrea Purgatori. Si è conclusa in serata al Policlinico di Tor Vergata l'autopsia sul corpo del giornalista di La7, scomparso la scorsa settimana a 71 anni dopo pochi mesi di lotta contro un tumore ai polmoni. La scomparsa del conduttore di Atlantide ha però avuto una coda giudiziaria: la Procura di Roma ha aperto una inchiesta indagando su due medici per il sospetto di diagnosi errata. Le metastasi al cervello per cui era in cura secondo un altro professore sarebbero state in realtà delle ischemie, e per questo le terapia avrebbero avuto effetti deleteri sulla salute già precaria di Purgatori. Proprio per questo motivo sono stati disposti nuovi esami. 

 

 

 

Sarà necessario un approfondimento, rinviato al 6 settembre, delle analisi da compiere su un inspessimento rilevato al cervello. Un quadro, quello emerso dall'esame autoptico, che necessita di ulteriori approfondimenti anche sull'ipotesi di un'infezione. L'esame autoptico, a cui hanno partecipato anche i consulenti nominati dalle parti, segue la tac effettuata mercoledì sempre nell'ambito degli accertamenti disposti dalla procura di Roma. Nel fascicolo aperto a piazzale Clodio in seguito all'esposto della famiglia del giornalista e coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco con il pm Giorgio Orano si procede per l'ipotesi di omicidio colposo

 

 

 

L'esame autoptico, effettuato dal Professor Luigi Marsella dell'Università di Tor Vergata, con il suo pool, e i prelievi compiuti per gli esami anatomopatologici che verranno condotti con i campioni di tessuto raccolti con la biopsia, non avrebbe comunque evidenziato per il momento infezioni polmonari, ma l'esito potrà essere confermato solo quando arriveranno i risultati dai laboratori.

 

 

 

Secondo il pool di medici legali, nominati dal Procuratore Aggiunto Sergio Colaiocco e dal Sostituto Giorgio Orano della Procura di Roma, la morte di Purgatori sarebbe sopraggiunta per un arresto cardio-circolatorio, ma le cause che l'avrebbero provocato andrebbero ricercate a "monte" sulla base dei referti clinici degli esami anatomopatologici prescritti. Venerdì pomeriggio in Campidoglio nella Sala della Protomoteca, ingresso Portico del Vignola, verrà aperta dalle 15 alle 19 la Camera Ardente. I funerali si terranno venerdì 28 luglio alle 10 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo.

 

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