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Luca Casarini convertito: "Ho scoperto Dio". La confessione su Papa Francesco

Luca Casarini

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Luca Casarini, ex disobbediente, fondatore di Mediterranea Saving Humans, 56 anni, ha trovato una nuova strada: "Il cristianesimo, che si oppone alla religione pagana del capitalismo". Ha un rapporto epistolare diretto con Papa Francesco, che lo ha nominato membro al Sinodo di ottobre, "ma mi considero l’ultimo tra gli ultimi", dice in una intervista a La Repubblica. Mediterranea fu fondata "in gran segreto nel 2018, come una cospirazione del bene, parola che nei testi teologici significa 'azione dello spirito'. Era l’anno dei porti chiusi di Matteo Salvini e con il nostro passato ci avrebbero fermato subito", racconta Casarini. "Seppero di noi la notte fra il 3 e 4 ottobre, eravamo già in acque internazionali". 

 

 

"Quando partimmo coinvolgemmo come cappellano di bordo don Mattia Ferrari, il contatto con Francesco è lui. Siamo laici, ma da subito abbiamo introdotto nel nostro agire la problematica spirituale, convinti che le grandi sfide del mondo si vincono non solo con la materialità della lotta, ma anche con spiritualità, cuore e trascendenza", aggiunge Casarini. "Considerare fratelli e sorelle le persone che cerchiamo di salvare ti dà la motivazione per violare leggi ingiuste". Così Casarini ha scoperto la fede: "Sai, quando sei in mare, in quel punto tra vita e morte, abbracci una persona e la salvi, senti che ti sta succedendo qualcosa dentro. Conoscendo l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice mi disse: 'Ti conosco dalla marcia zapatista: cosa ti muove nella vita, perché lo fai?'. Questa domanda è la vera domanda". 

 

 

Una domanda alla quale Casarini si dà questa risposta: "Con la politica ero davvero in crisi, non la capivo più. Il tema del soccorso, così osteggiato e criminalizzato da tutti i governi, non solo quello di destra, dà concretezza e testimonianza in ciò in cui credi". E con il Papa il rapporto è stretto: "Più volte ha voluto incontrare l’equipaggio, gli ho anche portato delle persone torturate nei lager libici. Mi ha accolto come un figlio. È una guida, un padre, un fratello, un amico. Lo ascolto e cresco dentro". "Sono un cristiano", sottolinea, non un cattocomunista: "Il Gesù messo in croce dal potere di allora, colui che diceva che gli ultimi saranno i primi". 

Casarini è cambiato da quando era un "disobbediente" ma tra quello di ieri e quello di oggi c'è "la stessa inquietudine: non è possibile restare a guardare uno che muore in mare e un altro che ha successo elettorale grazie a questo". 

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