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Mieli, la verità su Meloni e sinistra: "La mia parte politica presa in contropiede"

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La forza di Giorgia Meloni non è passata inosservata. Elogi arrivano da ogni dove nei confronti del premier che ha dovuto, e lo sta facendo tutt'ora, attraversare un periodo difficile. Di questo si discute a Quarta Repubblica nella puntata di lunedì 23 ottobre su Rete 4. Qui a complimentarsi con il presidente del Consiglio, dopo la decisione di annunciare l'addio ad Andrea Giambruno, è Paolo Mieli. "Tutti siamo rimasti turbati per la sua forza e il suo coraggio. Quando ho letto quel post mi sono emozionato e ci ho letto dentro molte cose. Chapeau", ammette nello studio di Nicola Porro.

Ma non solo, perché provando a mettersi nei suoi panni, il giornalista non nasconde che "la mia parte politica ancora una volta è stata presa in contropiede. Io quel coraggio non lo avrei trovato, lì ci vuole di più del coraggio". Nei giorni scorsi alcuni fuorionda dell'ex compagno, durante il suo Diario del giorno, hanno sollevato la polemica. Polemica alla quale Meloni ha risposto con un post su Facebook, mettendo le cose in chiaro: "La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra".

 

 

Poi la frecciata a chi ha tentato di metterle i bastoni tra le ruote: "Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua". Parole forti che hanno visto solidarietà da destra e sinistra. E non è un caso, conclude Mieli, che "un Presidente del Consiglio che ha avuto un anno così difficile e si trova ancora al 30 per cento nei sondaggi". Per l'editorialista del Corriere della Sera "è un dato importante".

 

 

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