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Paolo Crepet, la denuncia su Giulia Cecchettin: "Parlava a degli zombie"

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Gli audio inediti di Giulia Cecchettin, raccolti da Chi l'ha visto?, hanno sconvolto l'Italia e anche Paolo Crepet, lo psicologo che più volte in questi giorni ha commentato in tv la drammatica vicenda della 22enne di Vigonovo uccisa dal fidanzato Filippo Turetta

David Parenzo fa riascoltare a L'aria che tira su La7 i vocali che la giovane mandava alle amiche, appena 39 giorni prima di venire ammazzata. "Hai sentito la sua voce? Molto lucida. 'Non lo sopporto più', 'vorrei che sparisse' - riassume il conduttore -. E poi la cosa che mi ha colpito di più: 'Questa cosa a lui non la posso scrivere perché credo che darebbe di matto'". 

 

 

 

Prende la parola Crepet, in collegamento: "E' un documento terrificante però utilissimo per capire come stanno le cose, che sono molto lontane da quello che ci siamo detti finora. Qui davvero siamo tutti responsabili, ma tutti tutti tutti. Questa ragazza in quel momento era terrificantemente sola. Lei parla a una comunità di zombie. I sentimenti valgono nel momento in cui ti incontri, fai quattro chiacchiere, esci con quattro amici. Non puoi stare nella tua monade, chiusa in camera da letto. E nessuno lo sa, in famiglia, tra gli amici, tra i colleghi con cui ti stai per laureare. 'Non lo posso scrivere', cosa significa? Devi scriverla!".
 

 

"Giulia parlava agli zombie". Guarda il video di Crepet a L'aria che tira

 

"In quel 'credo che darebbe di matto' c'è tutta la consapevolezza di Giulia", sottolinea Parenzo. "E' un sos, è il messaggio nella bottiglia di un naufrago", riassume Crepet. "Bisogna ragionare su questo perché altrimenti non capiamo dove siamo. E' un documento fondamentale non solo per gli psicologi ma per la nostra comunità, i nostri ragazzi sono messi così, altre migliaia di ragazzi si ritrovano in questa situazione. Con chi ne parli? Tutti spariti! Puoi dire che un ragazzo ti fa paura ma non ti ascolta nessuno". 

 

 

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