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Valentina Mira, sfregio su Acca Larentia della finalista dello Strega

Valentina Mira

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Tra i finalisti del Premio Strega 2024 c'è Valentina Mira, con Dalla stessa parte mi troverai - Acca Larentia l'altra storia di un mistero italiano (Sem), proposto da Franco Di Mare. 

Il romanzo si occupa della moglie di Mario Scrocca raccontando la sua morte "sospetta" a Regina Coeli dopo l’arresto nel 1987 con l’accusa di avere preso parte al commando che sparò ad Acca Larenzia. L'autrice, riporta il Secolo d'Italia, "è molto giovane, è cresciuta al quartiere Appio Latino, ha avuto una storia con un fascista e racconta nel suo primo romanzo gli abusi di costui nei suoi confronti. Lei è una che odia. Non solo a livello personale. Lei rivendica l’odio antifascista come atto di responsabilità politica".

Dice infatti la scrittrice parlando al centro sociale Pedro: "Vabbè che è successo nel 1978, il 7 gennaio 1978. È successo che due del FdG, vabbè gli hanno sparato. Eravamo in quegli anni lì, loro erano i primi del resto a sparare anche con la connivenza della P2 e per quella cosa là neanche un mese dopo i Nar ammazzano un compagno a caso, Roberto Scialabba. Ciò nonostante continuano ogni 7 gennaio a fare la loro commemorazione a braccia tese".

 

 

Mentre Valenrina Mira parla, si legge ancora nell'articolo, accanto a lei "c’è Rossella, la moglie di Mario Scrocca di cui il romanzo si occupa, raccontando la sua morte “sospetta” a Regina Coeli dopo l’arresto nel 1987 con l’accusa di avere preso parte al commando che sparò a Acca Larenzia. Rossella dice che 'i fascisti ricordano i loro morti e noi ci dimentichiamo dei nostri. I partigiani sono morti e mi hanno lasciato le loro storie ma prima o poi ce ne andremo tutti…'".

 

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