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Giovanni Toti, Crosetto: "Sono perplesso, quei finanziamenti li ha dichiarati"

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"Giovanni Toti è stato accusato di avere preso finanziamenti per la sua campagna elettorale che ha denunciato. Faccio fatica a capire. Comunque per Toti sono un garantista come lo sono con tutti. Le inchieste giudiziarie dovrebbero essere valutate solo alla fine".

Il ministro della Difesa Guido Crosetto dedica qualche minuto della sua intervista a L'aria che tira, su La7, per commentare la notizia politico-giudiziaria di giornata: la maxi-inchiesta di Genova che ha portato agli arresti domiciliari del governatore della Liguria ed esponente di spicco di Noi Moderati Toti. L'accusa dei magistrati al presidente della Regione e al suo capo di gabinetto è di aver percepito diverse migliaia di euro come finanziamento illecito in cambio di favori da diversi manager e imprenditori di spicco della Liguria. Anche Claudio Scajola, sindaco di Imperia ed ex ministro, chiede tempo: "Credo nei valori della civiltà e del garantismo, per cui non si emettono condanne preventive. Tra l'altro, da quello che ho avuto modo di leggere, le contestazioni mosse al presidente Toti meritano quantomeno di essere approfondite, perché così come apparse non si comprendono". "La storia - aggiunge - ci racconta poi di tante, troppe vicende finite in maniera opposta rispetto ai primi titoli sui giornali. Dal punto di vista umano non posso che esprimere forte turbamento e anche dolore. Lo ritengo una persona corretta e onesta".

 

 

 

Il caso-Toti è solo una parentesi, sia pur importante, dell'intervento di Crosetto a La7, nel quadro di una giornata convulsa dal punto di vista della politica estera, con notizie che riguardano direttamente l'Europa e la Difesa italiana. "Abbiamo chiesto a Israele di fermarsi - ribadisce il ministro a David Parenzo -. L'attacco a Rafah significa spostare un milione e mezzo di persone verso il nulla. Abbiamo detto a Israele: il mondo ti aiuterà a eliminare Hamas da quella zona ma serve la pace. Chiedevamo due popoli e due stati. Non è stato possibile e questo ci preoccupa anche per la reazione del mondo occidentale, anche quelli che sono tradizionalmente amici di Israele. Figuriamoci gli altri". "Tutti pensiamo a uno stato palestinese amministrato da loro al cui interno non ci siano i terroristi - prosegue Crosetto -. Mi auguro che gli aiuti che arriveranno nei prossimi anni allo stato palestinese servano ai bambini, agli ospedali, alla popolazione".

 

 

 

Capitolo Ucraina: "Il nuovo ordine mondiale che si sta delineando è quello della forza: io sono più forte e ti conquisto. E' un nuovo disordine mondiale. Putin parla di aggressione dell'Occidente. Ma non è mai accaduto. Per Putin aggressione è il fatto che alcuni paesi sono entrati nella Nato. Il messaggio che ha lanciato in Ucraina ha rafforzato la volontà di entrare nella Nato. Noi vogliamo il dialogo, ma deve rispettare le regole internazionali. L'unico modo per aprire il tavolo è necessario che si fermino le bombe". 

 

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