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Piero Fassino, lo schiaffo di Sangiuliano: "Chiediamo le dimissioni anche per lui?"

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La sinistra da settimane chiede le dimissioni di Daniela Santanchè? Per gli stessi presupposti, allora dovrebbe dimettersi anche Piero Fassino. La "provocazione" politica, ma fino a un certo punto, arriva da Gennaro Sangiuliano. 

Il ministro della Cultura, raggiunto dai cronisti a margine degli Stati generali dei commercialisti, risponde alla domanda se il ministro del Turismo Santanchè, sotto varie indagini per il caso Visibilia, debba dimettersi o meno. "Non sono valutazioni che competono a me. Io non parlo mai di questioni giudiziarie perché siamo in uno stato di diritto e la magistratura è un potere autonomo e indipendente. Chi fa politica deve rispettare il lavoro di questo potere e gli interessati si difendono nel merito". "L'interpretazione dell'opportunità è sempre molto soggettiva - aggiunge poi Sangiuliano -, allora uno in base all'opportunità dovrebbe chiedere le dimissioni di Fassino da parlamentare?". 

 

 

 

Il riferimento è alla disavventura con coda giudiziaria del deputato del Pd nonché ex segretario dei Democratici di sinistra prima della trasformazione in Partito democratico, a metà degli anni Duemila. Fassino è accusato di aver rubato un profumo Chanel Chance del valore di 130 euro dal Duty free 25 del Termina 1 dell'Aeroporto di Fiumicino, lo scorso aprile. Ma secondo le testimonianze di commesse e vigilantes del negozio, raccolte dalla Procura di Civitavecchia che ha aperto un fascicolo dai danni dell'onorevole ed ex ministro, ci sarebbero altri due casi analoghi risalenti agli scorsi dicembre e marzo.

 

 

 

"Secoli di dottrina giuridica ci hanno insegnato il valore della certezza della norma e della determinazione della fattispecie comportamentale - commenta sempre il ministro Sangennaro -. Io non dico che Fassino deve dimettersi ma se applicassi le vostre categorie? Chi e quale norma determina ciò che è opportuno e ciò che non lo è?".

Nel frattempo, la vicenda Fassino è diventata materia di ironie politiche. "Non farti rubare il futuro in Europa - recita un post di Atreju, organizzatrice dell'omonima festa do Fratelli d'Italia -. Il profumo della libertà è con Giorgia. E non serve rubarlo, basta scrivere Giorgia". Il riferimento ovviamente è proprio al deputato del Pd, con Carlo Calenda, leader di Azione, che commenta su X, l'ex Twitter: "Fate un tantino schifo".

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