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Marco Travaglio si inchina a Meloni: "Al G7 tutti cadaveri, lei l'unica che ha i voti"

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Al via il G7 in Puglia, a Borgo Egnazia, il raduno dei grandi sotto la presidenza italiana e organizzato da Giorgia Meloni. Al centro dei lavori Ucraina, Green deal, sanzioni alla Russia. E dell'incontro se ne parla anche a Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella su La7, dove ospite in collegamento fa capolino Marco Travaglio. Giorni duri, per il direttore del Fatto Quotidiano, da quando il M5s di Giuseppe Conte è de facto sparito, ossia dal giorno successivo alle elezioni europee.

Tant'è, Travaglio viene chiamato a commentare il G7. E lo fa a modo suo: spruzzando copiosamente veleno, in modo aggressivo e con alcune battute, va detto, azzeccate. In ogni caso, per Travaglio - questa la sintesi - il G7 conta come un fico secco. Si parte dalla pretestuosa polemica sull'aborto, iniziata nella serata di ieri, mercoledì 12 giugno, e montata nella giornata di oggi. Polemica a cui nemmeno Travaglio crede: "Non abbiamo niente di più serio? Potrebbero fare il documento appena il Papa se la svigna", commenta sarcastico in risposta alla domanda della Panella.

Quindi il direttore del Fatto parte in quarta sparacchiando contro il raduno: "Siamo alla pochade, come lo è la polemica sull'aborto. Davvero pensiamo che l'aborto del mondo lo decidano questi sette cadaveri che credono di essere ancora vivi perché nessuno li ha informati che sono morti? Il G7 ormai è una passerella che serve solo a chi c'è, mancano i veri grandi del mondo, che stanno a sud ed est del mondo. È un raduno di fantasmi dove non si decide praticamente niente". Insomma, una serie di "gentilezze" firmate Travaglio.

 

Insomma, solo una passerella. "Ma in che modo questa passerella può essere utile a Meloni?", chiede ancora la conduttrice. "Per far vedere che ha organizzato bene, per segnalare che di quei sette è l'unica che vota ancora qualcuno, perché gli altri sono dei morituri in gran parte", è costretto ad ammettere il direttore. Già, la leader FdI è l'unica tra i presenti a godere di grande consenso. "Macron è un cadavere ambulante - riprende Travaglio -. Se pensi a Scholz... Biden se si sveglia al mattino tutti gridano al miracolo. È tutta fuffa, è tutta propaganda. Non è al G7 che si decide se il mondo continuerà a garantire l'aborto oppure no. Dato che questi non riescono più a incidere sulla realtà fanno queste declamazioni... ma in realtà il giorno dopo non cambierà assolutamente niente", conclude un sempre più caustico Marco Travaglio.

Tagadà, l'intervento di Marco Travaglio sul G7: qui il video

 

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