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Fassino e il furto all'aeroporto, "verso una multa da 500 euro"

Roberto Tortora
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Torna d’attualità la vicenda grottesca dei furti di profumo al Duty Free dell’aeroporto di Fiumicino di Piero Fassino. L’ex-sindaco di Torino si era giustificato dicendo di aver dimenticato il profumo nella tasca e di non averlo pagato per una dimenticanza, anche se poi alcuni video ed episodi recidivi lo avevano inchiodato a più gravi responsabilità.

L’episodio-chiave è del 15 aprile scorso. Fassino era a Fiumicino in attesa del suo volo per Strasburgo. Quel giorno doveva presiedere i lavori dell’Assemblea del Consiglio d’Europa, dato che è a capo del comitato Medio Oriente. Poi il presunto furto: un profumo da 100 euro di Chanel. Secondo le testimonianze dei lavoratori del duty free 25 del Terminal 1, la mattina del 15 aprile alle 10,30 non è stata l’unica. Secondo Fassino, mentre stava per andare a pagare ha ricevuto una telefonata. Questo lo ha distratto: l’onorevole è uscito dal negozio ed è stato bloccato dai vigilantes. A quel punto lui si è offerto di pagare. Ma visto che non era la prima volta che veniva sospettato di furto, la proprietà ha deciso invece di denunciarlo.

 

 

 

Dopo la denuncia, però, il caso adesso potrebbe chiudersi nelle prossime ore, con il semplice pagamento di una multa di 500 euro. Tutto dipenderà dalla scelta del giudice, che dovrà decidere il destino del deputato del Pd. L'autorità giudicante potrebbe dichiarare estinto il reato se Fassino pagherà una somma corrispondente alla metà della pena pecuniaria massima stabilita. In un’intervista a Repubblica, l’avvocato Fulvio Gianaria, che ha deciso con Fassino di non affrontare un processo per la sua portata mediatica, spiega: “Il video? È molto equivoco, sembra che ci sia stata una dimenticanza”.

 

 

 

È stato lo stesso Gianaria ad aver proposto la riparazione pecuniaria, in base all’articolo 162 ter del Codice Penale. Non ci sarà l’archiviazione per tenuità del fatto. E per adesso non sono previsti risarcimenti all’azienda. Aelia Lagardere ha negato del resto ogni trattativa. Il sostituto procuratore Alessandro Gentile ha dato parere favorevole. Poi ha trasmesso il fascicolo al Gip: ora tocca a lui decidere, senza bisogno di fissare un’udienza.

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