Raffaele Sollecito, bomba da Fedez: "E lo sperma sul cuscino?"

martedì 27 maggio 2025
Raffaele Sollecito, bomba da Fedez: "E lo sperma sul cuscino?"
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"È stato uno dei giorni più tristi in assoluto": Raffaele Sollecito lo ha detto a proposito del 6 novembre 2007, giorno in cui fu interrogato e arrestato per l'omicidio di Meredith Kercher, ai microfoni di Pulp Podcast, la trasmissione condotta da Fedez e Mr. Marra. "Avrei dovuto discutere la mia tesi di laurea il giorno dopo - ha proseguito -. Avevo la coscienza totalmente pulita". All'epoca dei fatti Sollecito era uno studente universitario e venne accusato, insieme ad Amanda Knox, dell’uccisione di Meredith, avvenuta a Perugia. Poche ore dopo il suo interrogatorio, scattò l’arresto. "Conoscevo Amanda da due-tre settimane, ma non ci credevo che la sua amica fosse morta in quella casa", ha raccontato.

Nel caso, a suo dire, diversi elementi continuano a non tornare. "La scena del crimine ti dice che c’è stata una violenza sessuale - ha sottolineato -. C’erano tracce di sperma sul cuscino che non sono mai state analizzate. Per gli inquirenti erano troppo vecchie. Ma se si fosse accertato da subito che erano di Rudy Guede, io ero fuori e il caso si sarebbe chiuso immediatamente". Rudy Guede, cittadino ivoriano, fu poi condannato a 16 anni con rito abbreviato per violenza sessuale e concorso nell’omicidio. "Accettare la richiesta di Guede per il rito abbreviato è stato un errore. Io e Amanda volevamo discutere le prove", ha poi aggiunto Sollecito, criticando di fatto il processo.

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Pesanti per lui anche le attenzioni mediatiche che fecero seguito alle accuse: "Una serie di catastrofici eventi, di ingenuità da parte mia e di Amanda, sono collassati contro di noi. Lei perché aveva alti e bassi, io perché poco prima dell’interrogatorio avevo fumato un po’ di erba". In ogni caso, la pressione pubblica nei loro confronti continuò a esserci anche dopo l’assoluzione. "Nonostante la sentenza, ero ancora un bersaglio. Il pregiudizio mediatico è durato anni", ha rivelato Raffaele. La prima assoluzione risale al 2011, poi la Cassazione annullò la sentenza nel 2013 riaprendo il processo. La vicenda si è chiusa solo nel 2015 con l’assoluzione definitiva di Sollecito e Knox.

Prima di arrivare all'assoluzione definitiva, Sollecito ha trascorso quattro anni in carcere, tra Perugia e Terni. E a questo proposito ha raccontato: "Ho avuto la visione e la conoscenza di tante cose che molte persone non avranno nella vita, e forse è meglio. Ma i magistrati dovrebbero avere quel tipo di esperienza". E ancora: "Ti fa vedere un lato dell’umanità che noi pensiamo siano degli scarti. Invece sono lo specchio di ciò che siamo noi come società, sono il prodotto di quello che viviamo e abbiamo costruito noi".

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