Giovanna Botteri attacca il governo e deraglia: "Deportazione"

lunedì 4 agosto 2025
Giovanna Botteri attacca il governo e deraglia: "Deportazione"
2' di lettura

"Anche io sono andata". Giovanna Botteri, ospite di In Onda nella puntata di domenica 3 agosto, interrompe così Luca Telese per raccontare la sua esperienza nei centri per i rimpatri in Albania. Nei giorni scorsi, infatti, una sentenza della Corte Ue ha dichiarato che la "designazione Paesi sicuri deve essere valutata dai giudici". Parole che confermano il braccio di ferro tra le toghe rosse e il governo. Alla domanda se questi centri funzioneranno mai, la giornalista e inviata di La7 fa un passo indietro: "Bisogna tornare alla base di tutto questo. Nella prima nave salpata per i Cpr in Albania c'erano dei minori e quindi il giudice che ha detto 'no, quelli non li puoi deportare in Albania', ha fatto ricorso al diritto. E grazie al cielo è così".

E ancora: "Chi fugge dall'Egitto e anche chi tortura e mette in prigione gli omosessuali e chiede di essere accolto, ha diritto a ricorrere alla magistratura per farsi riconoscere a noi, che siamo Paese democratico, l'accoglienza. Questa è la base che si cerca di oscurare. Bisogna rimettere tutte le cose al loro posto". Tradotto: anche se si tratta di un delinquente, noi che siamo un Paese democratico, dobbiamo accoglierlo. 

In Onda, Paolo Mieli senza freni: "Il cafone americano...". Interviene Telese

"Questo è il primo passo di una lunga trattativa". Paolo Mieli commenta così a In Onda le prime ...

In ogni caso la Botteri non può fare a meno di criticare i centri in Albania che a suo dire non funzionano. Di più, perché la giornalista tira in ballo il termine "deportazione". Ossia quella pena per la quale un condannato è privato dei diritti civili e politici, allontanato dal luogo del reato e relegato in un territorio lontano dalla madrepatria. 

Qui l'intervento di Giovanna Botteri sui Cpr in Albania a In Onda

ti potrebbero interessare

altri articoli di Personaggi