"7 ottobre giornata della Resistenza palestinese", si leggeva in piazza a Roma durante la protesta per Gaza. Uno striscione diventato in fretta il motto dei Giovani Palestinesi che hanno pubblicato una frase simile sulla locandina che promuoveva la loro manifestazione. Eppure dalla sinistra, in questi giorni impegnata per la causa Palestinese, non una parola. A notarlo anche Paolo Mieli.
Ospite di Omnibus su La7, il giornalista ricorda che "il 7 ottobre è l'anniversario di un massacro che ha una sua specificità e quindi non è l'inizio della Resistenza. Ci turba per un motivo molto specifico, per chi ha visto il filmato. Non è un cartello qualsiasi, ma è uno striscione che aveva dietro un sacco di gente e nessuno si è mosso per dire levate quello striscione perché non c'entra con noi".
Paolo Mieli smaschera Francesca Albanese: "Alle prossime elezioni"
Dopo Aboubakar Soumahoro, Mimmo Lucano e Ilaria Salis è arrivato il turno di Francesca Albanese? La "giurist...Mieli ha poi ricordato che da ieri "è iniziato un processo di pace su cui tutti abbiamo dei dubbi, ma il processo di pace si basa su due o tre punti fondamentali". Parole che hanno acceso il dibattito con Emiliano Fittipaldi. "Metti anche il cartello liberate gli ostaggi!", ha fatto notare Mieli al direttore del quotidiano Domani, ancora una volta in riferimento alla protesta andata in scena nei giorni scorsi. A quel punto Fittipaldi ha chiesto al collega di concentrarsi sulle migliaia di vittime nella Striscia di Gaza, provocando la controreplica. Per Mieli infatti "nelle manifestazioni dei pacifisti, se sono veri pacifistici, c'è un cartello con ‘liberate i 50 ostaggi".