"I palestinesi non stanno cacciando l'invasore, stanno morendo di genocidio. Non c'è nessun invasore che cacceranno. Se continua così la polizia tecnica continuerà". Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice dell'Onu sui territori palestinesi occupati, parlando ai giovani nel cortile del rettorato dell'Università di Genova occupato in solidarietà con la popolazione palestinese. Presente all'incontro anche l'attrice Sabina Guzzanti e Pietro Queirolo Palmas, uno degli attivisti genovesi della Global Sumud Flotilla rientrato ieri nel capoluogo ligure.
Incalzata sul 7 ottobre, Albanese ha affermato: "Questo è un giorno drammatico, non c'è niente niente di romantico in una giornata così. La resistenza è un diritto del popolo palestinese in quanto popolo oppresso ma dobbiamo utilizzare una strategia diversa perché in questo giorno utilizzare certe parole secondo me significa attirare ulteriore acredine nei confronti dei palestinesi. La resistenza - ha aggiunto la relatrice delle Nazioni Unite rivolgendosi agli occupanti - facciamola qui contro le istituzioni che non rispettano la Costituzione ma ve lo chiedo col cuore in mano: se vogliamo veramente aiutare dobbiamo essere più amorevoli, più compassionevoli, più gentili".
Paolo Mieli smaschera Francesca Albanese: "Alle prossime elezioni"
Dopo Aboubakar Soumahoro, Mimmo Lucano e Ilaria Salis è arrivato il turno di Francesca Albanese? La "giurist...Nei giorni scorsi Albanese è stata protagonista di una polemica legata alla sua partecipazione a In Onda. Qui avrebbe dovuto lasciare lo studio attorno alle 21 per un altro impegno, si è alzata improvvisamente ed ha abbandonato la trasmissione di scatto mentre un altro ospite, Francesco Giubilei, si diceva d'accordo con la posizione espressa dalla senatrice Segre sulla definizione di genocidio e sul dramma di Gaza. "Rispetto moltissimo la senatrice Segre, sono sempre stata in sua difesa in qualsiasi momento, è bruttissima la strumentalizzazione di tutto che si fa in questo paese, mi dispiace che siano sempre le donne a essere oggetto di strumentalizzazione. Non siamo pietre di inciampo". E commentando ancora la metafora su Liliana Segre. "Se una persona ha un tumore, non va a farsi fare la diagnosi da un sopravvissuto a quella malattia ma da un oncologo".