Ecco che in soccorso a Nicola Gratteri accorre Sigfrido Ranucci. Il caso è ormai noto: il procuratore di Napoli ha citato un'intervista al giudice Giovanni Falcone che non esiste. Il fattaccio è accaduto durante la puntata di DiMartedì e con l'obiettivo di dire che Falcone fosse, come lui, contrario alla separazione delle carriere dei magistrati. Uno scivolone che ha scatenato la polemica. Molte infatti le critiche arrivate a Gratteri.
Critiche, però, che il conduttore di Report intende zittire. "Basta attacchi a un grande magistrato e a un grande uomo come Nicola Gratteri per la frase attribuita a Giovanni Falcone sulla separazione delle carriere - scrive su Facebook -. Gratteri ha immediatamente condiviso quella frase che gli è stata inoltrata da altri per generosità, non per ingannare ma per condividere con il pubblico un concetto importante su una norma che rischia di minare l'indipendenza della magistratura".
Gratteri, "Falcone? Me l'hanno mandata": giallo sulle scuse
"Me l’hanno mandata persone serie. Erano persone autorevoli dell’informazione, me l’han...Insomma, una balla spaziale liquidata come "generosità". E ancora, tornando sul pensiero di Gratteri: "Un concetto che corrisponde da sempre alla sua visione. Chi attacca un uomo che ogni giorno con il suo impegno contribuisce a consegnare un mondo migliore alle future generazioni, è uno stolto che guarda il dito e non la luna. Tutti coloro che vanno in cerca di fake possono esercitarsi con la disinformazione quotidiana di organi di stampa e politici". Da qui la pubblicità alla sua trasmissione: "Report in onda domenica su Rai3 alle 20.30". Lo stesso Gratteri, più che scusarsi, si era giustificato così: "Il senso delle mie parole è stato frainteso. Generalmente non mi piace tirare in ballo chi non c'è più, soprattutto se si tratta di uomini di grande spessore culturale e giuridico come Falcone e Borsellino. L'ho fatto e, quindi, mi sembra doveroso chiarire ulteriormente per un'ultima volta".




