Italo Bocchino ha preso spunto da alcuni cartelli comparsi al corteo transfemminista di Roma per mettere sotto scacco chi alza la voce contro i femminicidi, ma poi invoca la morte di Giorgia Meloni, una donna appunto.
"Vogliono la morte della Meloni - ha spiegato Bocchino -. Non stiamo parlando di terroristi o di delinquenti abituati a uccidere, ma delle femministe. Cioè delle femministe nel loro corteo contro i femminicidi anziché occuparsi di tutelare le donne che purtroppo sono ancora vittime di episodi di maschilismo e che arrivano fino alla morte di donne innocenti... cosa gravissima per la nostra nazione, accusano la Meloni. E l'accusano fino ad augurarle la morte. Guardate questi due cartelli che campeggiavano lungo il corteo - ha proseguito -. Uno dice: 'meno femminicidi più melonicidi'".
Le femministe choc: "Più melonicidi", vergogna sui social
Sono in piazza contro la violenza sulle donne ma sul loro profilo social postano un cartello con la scritta “Meno...E ancora: "Quindi vogliono meno femminicidi, ma che venga uccisa la Meloni che anche lei è donna ovviamente. Ma chi se ne frega visto che è di destra, quindi può anche morire. E poi un altro cartello dice: 'Ridateci Vanoni e prendetevi Meloni'. Della serie, torni dalla morte Ornella Vanoni e prendetevi in cambio Giorgia Meloni. Ecco, questa è la democrazia della sinistra che si esprime in questi cortei che sono tipicamente di sinistra. Cortei in cui in realtà non si vuole tutelare la libertà delle donne, il diritto delle donne, e non solo alla parità ma anche all'espressione del loro diniego nei confronti degli uomini. Ma si vuole solo usare violenza verbale che diventa violenza politica contro Giorgia Meloni".
Vogliono la morte della Meloni. Non sono criminali, ma sono le femministe di sinistra che dovrebbero difendere le donne. pic.twitter.com/zDJ7jv4JKL
— Italo Bocchino (@Italo_Bocchino) November 23, 2025




