Libero logo

Rocco Casalino, perché è sempre in tv: tutta la verità

di Alessandro Gonzatomercoledì 3 dicembre 2025
Rocco Casalino, perché è sempre in tv: tutta la verità

4' di lettura

«Eravamo in una sala riservata a Buckingham Palace: io, la regina, Trump, Macron e Conte. Ho pensato: “Che ci faccio qui?”». Il sospetto – ma questo sul Corriere non c’è scritto – è che se lo sia chiesto anche Elisabetta, consolandosi con un gin tonic. Oh my God, who is that man? “Io” è Rocco Casalino, il quale sta per lanciare un giornale, nient’affatto al servizio dei 5Stelle assicura in un’altra intervista a Repubblica in cui in effetti frusta l’ex datore di lavoro del quale è stato a lungo portavoce: «Conte è diventato il capo, è stato messo alla prova, ha retto, se lo merita»; «Sarò di parte ma penso che il curriculum debba contare, una cosa è un professore universitario, avvocato di successo (a confronto Perry Mason è un pivello, ndr) e due volte premier. Un’altra è una giovane con poca esperienza come Schlein». E ancora: «I sondaggi ci danno al 14%, non così sotto rispetto al 22 del Pd». Sul mancato dibattito Meloni-Elly-Conte: «Schlein ha sbagliato a non andare ad Atreju e si è mostrata arrogante con Giuseppe».

Il nome del nascituro quotidiano di Conte, pardon di Rasputin-Casalino ancora non si sa, lui informa che aspetta i curricula di «giornalisti bravi» dunque il sottoscritto si chiama fuori. E però, data la fermezza verso il vecchio capo, gli sottoponiamo comunque alcune proposte: Il Corriere di Conte, Il Conte della Sera, La Voce di Giuseppe, La Gazzetta del gra-tu-i-ta-men-te, L’Ora di Conte, Giuseppe-Sera, Paese-Giuseppe, Abolita la povertà. All’estero andrebbero forte The Volturara Appula Chronicle, Conte Zeitung, The Five Stars, La Nación de las cinco estrellas, The Wall Street Giuseppi, El País de Giusepi, O Globo de Gonde.

Rocco Casalino, sconcertante richiesta a Repubblica: "Mi aiuti! Scriva l'email"

Un colpo di bastone per Elly Schlein, una carezza per Giuseppe Conte nonostante l'addio, doloroso, al Movimento 5 St...

«Casalino», gli chiede Repubblica, «lei viene da un movimento che ha messo la legalità al primo posto e si butta in un’avventura con un editore sotto inchiesta per truffa aggravata?». «Ho letto tutte le carte e sono certo che la vicenda si sgonfierà». Le carte. Rocco ha letto le carte come Conte quando in pochi giorni, da avvocato a giudice financo pretore, oplà, aveva garantito per il dem Ricci candidato del campo largo, indagato ma per Giuseppi era tutto a posto e d’altronde se saltava la candidatura del Ricci saltava quella del Fico in Campania. «Ho letto e riletto le carte», aveva sentenziato il successore di Grillo; era «convinto» che non vi fossero «elementi» in grado di provare la colpevolezza dell’alleato. «L’inchiesta non ci preoccupa, ho messo la faccia e ce la rimetto». Ce l’ha rimessa, è vero, e peraltro Conte ce l’ha rimessa tante volte.

Dicevamo dell’editore, Andrea Iervolino, imprenditore indagato per truffa aggravata e fatture false, un caso legato a un presunto abuso del credit tax per il settore audiovisivo. Per Casalino, e non abbiamo ragione di credere il contrario, la vicenda è «frutto di una lite tra soci, Andrea vive fuori dai salotti, è di quelli che piacciono a me». Per il nuovo giornale proponiamo pure la rubrica “Il Toninelli”, storia a puntate in cui vengono ripercorsi gli allori del mitologico ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che esistevano solo nella sua testa: il tunnel del Brennero, che anni ruggenti!

E però potrebbe essere anche uno spazio di denuncia sociale, come quando un paio d’anni fa Toninelli s’è messo a inveire in un video contro le pinne gialle, che dopo quasi un milione di euro guadagnato in parlamento non poteva più permettersi: «Prima mangiavo salmone, perché proteico... sapete i fissati della palestra, queste robe qua... O mangiavo la bresaola. Cancellati tutti: un po’ perché non voglio più mangiare carne né pesce, un po’ perché non è più fattibile. Io non riesco a prendere neanche il tonno. Avete presente una scatoletta di tonno? Io prendevo quello in vetro, ma porca puttana costava due euro e cinquanta! Ora ne costa sette!». Ti preghiamo, Rocco, fallo davvero “Il Ton(n)inelli”. Chissenefrega se Casalino ha fatto il Grande Fratello, anzi se uno riesce a passare da Marina La Rosa alla regina Elisabetta merita applausi. Un po’ meno quando crolla il Ponte Morandi e lui, Rocco, s’incazza coi giornalisti: «Ho diritto pure io a un paio di giorni, che già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, San Rocco, Santo Cristo. Mi chiamate come pazzi!». Allora il premier era Conte e Casalino poi s’è scusato, e non è da tutti. Ieri Casalino non soffriva i cronisti. Oggi agogna interviste, giornali, talkshow.

Otto e Mezzo, Rocco Casalino: "Meloni avrà una flessione", smentito in diretta

Rocco Casalino la spara grossa nello studio di Otto e Mezzo. Al centro del dibattito della puntata c'è il ris...

Rocco, trapiantato in Puglia e di adolescenza tedesca, ha la tempra teutonica. Un’altra volta ha insultato i vecchi, è scoppiato un casino sennonché ha spiegato che recitava. «Non mi va di stare dietro vecchietti, bimbi, down». Rocco si è ribellato: «L’unico modo vergognoso che hanno per attaccarmi è con audio rubati o con un video di 15 anni fa in cui recito un personaggio». Gerry La Rana? No, quello lo faceva con Corona l’ ex avvocato di Andrea Sempio.

Rocco Casalino, il retroscena clamoroso: "Macron mi prendeva in giro"

Un soffio di lucidità, dopo una carriera politica nell'ombra dell'avvocato del popolo Giuseppe Conte: &qu...