Dietrofront di Roberto Saviano. Dopo aver scritto più di 18 libri, l'autore di Gomorra si pente. "So di deludere chi mi ascolta, ma forse posso farlo arrivare all'orecchio di qualcuno al quale direi di non farlo mai quello che ho fatto io, non farlo mai". Saviano si rivolge a coloro che vorrebbero seguire le sue orme: "Se stai pensando di esporti, se stai pensando che va bene gestirti diffamazione, m**a, tribunali perché vale la pena, perché sei coraggioso, io ti dico proteggiti, non lo fare, sii prudente. La paura non è codardia, la paura è semplicemente qualcosa che ti sta permettendo di salvarti, cosa che io non ho fatto e ne pago ora le conseguenze psichiche".
Ospite della prima puntata di Diario di cittadinanza. Voci, storie e numeri delle disuguaglianze italiane, Saviano torna a parlare delle sue origini. Il Sud - a suo dire - "lascia soli sempre, sempre chi decide di raccontarlo, salvo poi mitizzarlo". Da qui la citazione dello scrittore calabrese Corrado Alvaro "che parla di Sud Italia come popolo di 'mitomani', cioè di adoranti il mito. Ad Alvaro stesso gli dicevano: 'Ma perché il tuo sguardo è basso? Hai quel mare guarda l'orizzonte, hai quel cielo, hai quel cibo'".
Roberto Saviano sbugiardato da Atreju: "Ranucci? Ma se lui non c'era"
I giovani organizzatori della festa di Atreju rispondono a Roberto Saviano. Lo scrittore, ospite di Otto e Mezzo, ha cit...La risposta di Alvaro? "Il mio compito è guardare a terra in nome di quel mare, in nome di quel cielo, in nome di quella tradizione e proprio in nome di questa bellezza che io ho il dovere e la necessità di poter tematizzare, raccontare, perché nel momento in cui ce ne occupiamo stiamo trasformando".




