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Gaffe e scivoloni: ecco una settimana da La7

di Alessandro Gonzatodomenica 7 dicembre 2025
Gaffe e scivoloni: ecco una settimana da La7

4' di lettura

La Lega ce l’aveva duro. Criminali e manigoldi, di destra più o meno estrema, ce l’hanno piccolo. Cosa? Quest’ultima informazione, fortunatamente senza dovizia di particolari, ce l’hanno data Corrado Augias e Aldo Cazzullo, in rigoroso ordine alfabetico. È stata una settimana memorabile per gli intellettuali de La7. Lunedì sera “La Torre di Babele” ha cominciato a pendere, ma nulla a che vedere con quella di Pisa. I maestri, in poltrona per discutere dei problemi che attanagliano il Paese – di solito “Achtung tornano i nazisti”, “La destra ha la rogna”, “Oddio (e odio) le camicie nere”, “De rerum fascista” – hanno volato alto, pardon basso: «La scienza», ha iniziato Augias parlando del Terzo Reich, «venne applicata alla creazione di una razza di alti dolicocefali biondi, come diceva Hitler... Che era minidotato...». «Come dicono di Trump!», è intervento, ghignando, Cazzullo. “Make americans big again?”.

REICH E CASA BIANCA
Vada per il baffino, le cui dimensioni poco generose eventualmente erano l’ultimo dei problemi e sul quale studi e leggende si sprecano. Adolf, peraltro, non può confermare né smentire, ma comunque è dubbio che lo farebbe. Più che altro è il collegamento andrologico baffino-ciuffone, inteso come Donald, che sfugge, a meno che non lo si riconosca come il diavolo, cosa che ovviamente escludiamo. E però ci attanaglia anche un altro dubbio, ossia perché e da chi sia nata la storia delle dimensioni non siffrediane di Trump. Disinformatia russa? Chissà. Se per una certa intellighenzia vale l’equazione pistola-pistolino suggeriamo al fronte progressista, ma non ci rivolgiamo alla coppia di Babele, di assoldare una falange di andrologi dotati di righelli per avvertire che se non sei dalla parte giusta rischi la figuraccia sotto le lenzuola. Ai tempi della Merkel – da noi c’era il centrodestra al governo – il giornale tedesco Bild ha scritto che gli augelli degli italiani stavano battendo in ritirata, ma niente copertina illustrata come i colleghi di Der Spiegel che in copertina misero la Walther P38 sul piatto di spaghetti.

La Bild aveva preso spunto da una ricerca pubblicata dal professor Carlo Foresta, specialista in Andrologia e professore universitario, il quale aveva certificato che negli ultimi cinquant’anni il nostro arnese si è accorciato del 10 per cento, dai 9,7 centimetri di media del 1948 ai 9 del 2001, misura che nel 2011 – poi non abbiamo più indagato – era diminuita di un ulteriore millimetro. Torniamo all’ultima settimana de La7.

LA LEZIONE
Martedì a “Otto e mezzo”, voto 5 meno meno, il giaguaro Pier Luigi Bersani s’è scagliato contro la premier per aver criticato la decisione dell’Università di Bologna che ha negato il corso di filosofia ai militari: «Meloni non dovrebbe permettersi, va a toccare un tasto... la prima Università europea, la più antica... Sarà padrona l’Università di Bologna di fare due conti e di dire “non è sostenibile, non posso”? (...) Fatevi curare da uno bravo... Qua c’è in giro una faziosità che fa paura». Prestazione peggiorata ulteriormente giovedì, ce ne fosse stato bisogno, dall’intervento di Massimo Cacciari, sempre ospite di Lilli Gruber: «In Italia l’Università non è autonoma, sulle tasse, sulla didattica... è tutto centralizzato, le regole d’assunzione sono dettate, le regole concorsuali, l’organizzazione interna, il cinquanta per cento dei professori è ridotto al ruolo di burocrate... Come fosse colpa di questo governo... l’autonomia universitaria è una frottola, non esiste, ha capito?». Fermi tutti, da Corrado Formigli arriva Silvia Salis a fare “Piazzapulita”: dopo la superiorità morale della sinistra è il momento di quella dei suoi elettori. «Il tema della coerenza», ha detto il sindaco dem di Genova aspirante nuova leader, «è fortemente sentito nell’elettorato progressista. L’elettore di destra invece richiede meno coerenza ed è meno rigido e severo. Mentre quello di sinistra», si è conclusa l’analisi, «se non rispetti i programmi ti aspetta sotto casa». Oppure - ci limitiamo alla cronaca- l’elettorato di sinistra insegue per gonfiare di botte chi non sciopera, com’è appena accaduto a Genova.

GENIALATA
Andiamo avanti di altre ventiquattro ore. Notevole anche la riflessione di Massimo Gramellini, venerdì sera di nuovo dalla Gruber, a proposito delle parole del minidotato Trump il quale ha detto che l’Europa si è autoridotta a brandelli, il che è difficile da contestare. Eccolo Gramellini: «Se restiamo tanti piccoli staterelli, con le sue tasse diverse da quelle dell’altro...». Che stupidi a non averci pensato prima! Ursula von der Leyen imponga subito e dappertutto il 10 per cento della Bulgaria, oppure le vantaggiose imposte di Polonia e Repubblica Ceca. Altro che discussioni sulle dimensioni dei cattivissimi di destra... E un po’ più giù volea volare/L’uselin de la comare...