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La tentazione di Maroni:Tosi segretario della Lega

Per l'ex ministro dell'Interno, il sindaco di Verona è "uno dei pilastri su cui verrà edificato il futuro del Carroccio"

Matteo Legnani
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  Una sera, da Roma, Umberto Bossi mandò a dire che Flavio Tosi era «uno stronzo» perché faceva troppo il galletto in tv e - soprattutto - voleva una lista personale in quel di Verona. Adesso la Lega è appesa proprio allo «stronzo», perché una sua vittoria alle Comunali rischia di tamponare la temuta emorragia di consensi dopo le tempeste giudiziarie. In prospettiva, però, Tosi rischia di essere la chiave per risolvere un altro problema. Quello della leadership. Roberto Maroni, che porta il sindaco in palmo di mano, ha chiuso con lui la campagna elettorale. E l'ha definito «uno dei pilastri della Lega» su cui verrà edificato anche il Carroccio «del futuro». Lo stesso ex ministro dell'Interno, nelle ultime ore, s'è spinto a definirsi «tosiano», come dire che non è il sindaco a essere «maroniano» ma proprio il contrario.  Ad alcuni leghisti è sembrata un'investitura per la guida del partito. Leggi l'articolo integrale di Matteo Pandini su Libero in edicola oggi 5 maggio  

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