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I "Renzi del Pdl"danno i voti ai big

Sul sito dei "Formattatori" le pagelle a un anno di politica azzurra: stangati Alfano e tutti gli An. Silvio resta il migliore: 10

Matteo Legnani
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  Hanno aspettato che il "big" del partito aprissero l'ombrellone, sistemassero la sdraio e tac! hanno messo su internet le loro pagelle. Facendoli saltare sulle suddettesdraio. I "Formattatori del Pdl", corrente giovanile degli azzurri che fa capo al sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo (33 anni), hanno scelto la domenica prima di Ferragosto per dare i voti ai leader del partito. Ci sono promossi, rimandati e bocciati senza pietà: il massimo dei voti, gli emuli azzurri del sindaco piddino Matteo Renzi, lo danno a Silvio Berlusconi. Piaggeria o no, spiegano la promozione a pieni voti del Cavaliere dicendo che lui è il Formattatore per eccellenza: doveva subire il parricidio e invece ha sepolto Alfano ed è tornato a giocare in campo. Il suo medico dice che è “tecnicamente immortale”: giudizio forse un po' generoso, ma di certo i novanta minuti nelle gambe ce li ha. Solo a vederlo levarsi la tuta e iniziare il riscaldamento, dall'altra parte sono andati nel pallone". A proposito di Alfano: il voto di Angelino (4,5 - cioè insufficiente) è il frutto della media di due voti: 7 alle idee e 2 alla segreteria politica (senza "quid"): " Ha dato molto sulle riforme. Bravo sull'idea per abbattere il debito pubblico, ha imposto a Monti i provvedimenti sui crediti delle imprese verso la PA. Timido sul fronte partito, dove ha collezionato un anno di insuccessi: doveva innovarlo ed invece si è trovato alle prese con la stagione delle tessere false. Doveva inaugurare il “partito degli onesti” e onestamente nulla è cambiato. Doveva rivoluzionare la classe dirigente e invece ha blindato la precedente col metodo democristiano". I formattatori lo bollano così: "Rimandato". Sul fronte coordinatori, il giudizio dei "formattatori" soprpende un po': sufficienza (6) a Bondi, che è praticamente sparito nel nulla (aveva anche dato le dimissioni, poi respinte) e a Verdini (soprannominato "highlander" per le tante tante polemiche alle quali è sopravvissuto) e 3 a La Russa (definito "Logoro"), che invece è quello che non ha mai staccato la spina. Ma al quale viene imputato il crollo elettorale del partito al Nord, e a Milano e Lombardia in particolare. Capigruppo così così: a Cicchitto (bollato come "calligrafo") 5,5 ("è il simbolo del vecchio"), a Gasparri ("Fomentatore") 5 ("gli preferiamo Neri Marcorè"). Vai con gli ex ministri. Bernini 6+: "Competente, leale, ha avuto il coraggio di mollare Fini per prima e di schierarsi a difesa di Berlusconi senza se e senza ma". Brambilla (giudicata "bestiale") 3: "Impegnatissima sul fronte animalista, riscuote molto credito tra i quadrupedi. Meno tra i bipedi". Brunetta 6: "Ha difeso e difende il governo Berlusconi dall'accusa di essere la causa dello spread alto. Almeno è uno che lavora molto e altrettanto si spende, peccato per il carattere che non lo aiuti". Carfagna ("Trasformista") 5,5: "Tutti le riconoscono il buon lavoro svolto come ministro (soprattutto la sinistra sui gay). Si è un po' eclissata da quando è semplice deputato". Fazio 6+: "Etico, composto e galantuomo". Fitto 7-: "Sembra avere più visibilità ora che non è più ministro rispetto ai tempi in cui occupava il dicastero degli Affari regionali. Padre padrone in Puglia ha perso di brutto a Bindisi e a Taranto, ma ha vinto bene a Lecce e Trani, guarda caso dove ha fatto le primarie. Recentemente ha incassato corposi investimenti infrastrutturali per il sud ed è sul pezzo nella questione Ilva". Frattini 7: "L'unico del governo Berlusconi che ancora viene chiamato Ministro, causa l'insussistenza dell'attuale ministro degli Esteri. Da qualche tempo è divenuto il picconatore per eccellenza del Pdl, peccato non si sia dedicato con questa caparbietà al partito anche negli anni passati". Galan 6: "Falco per eccellenza, pesa su di lui il fatto che in 15 anni da governatore del Veneto non sia stato in grado di costruire una squadra forte su tutto il territorio.  Conteso dai media, ogni sua dichiarazione assomiglia a un fuoco d'artificio”.Gelmini 6-: "Ebbe una grande intuizione: Liberamente. Morta e sepolta dopo una telefonata di disappunto di Berlusconi. Ora “carbonaramente” sta provando a riemergere. Come responsabile della task force per le amministrative del Pdl ha preso una tranvata micidiale, incassata senza battere ciglio. Il giudizio negativo sul fronte partito è tuttavia da compensare con una grande riforma della scuola volta al merito". Matteoli ("Stantio") 4: "Capobastone della vecchia politica, pare il rappresentante di un mondo che dovrebbe essere seppellito. Imitando i formattatori ha organizzato a giugno un incontro coi giovani per rinfrescarsi l'immagine. Peccato che la sala fosse vuota, e che i giovani hanno preferito andare a Fiuggi ad osannare quell'icona pop di Silvio nostro. E' più giovane di Berlusconi, ma pare il nonno. Siede ininterrottamente da 30 anni in Parlamento. E punta a ricandidarsi". Meloni 6+: "Molto critica nei confronti del governo Monti, una volta lasciato lo scranno ministeriale ha lasciato anche quello di presidente dei giovani del Pdl, pur mettendo il proprio delfino. Fa un po' la giovane di professione, ma è vecchia dentro, con le sue frasi immortali a difesa delle preferenze e del “partito vero” pare una scheggia missina. Bisogna dire però che lavora venti ore al giorno". Prestigiacomo ("Non prevenuta") 4: "Forse se lo ricordano in pochi, ma è ministro dell'Ambiente uscente. A Taranto chiude l'Ilva a causa di problemi ambientali e lei l'unica cosa che riesce a dire è 'Micciché è un ottimo candidato per le regionali siciliane'”. Romani 4 ("Approfittatore"): "I soldi per la banda larga sono spariti. L'agenda digitale non c'è stata. Ha fatto il ministro e non ce ne siamo accorti. Ha perso le amministrative a Monza, città di cui è commissario". Rotondi 6-: "Ha le idee da innovatore ma il portamento da democristiano. Sacconi 6,5: "Apprezzato ministro del Welfare è stato mediaticamente spazzato dalla Fornero, ma solo per demeriti della Fornero stessa. Se avesse fatto lui quello che ha combinato l'attuale ministro (vedi questione esodati, o la disoccupazione che vola) l'avrebbero crocifisso". Scajola ("Incompiuto") 5: "Non riesce mai a fare il ministro perché prima uno scandalo poi un altro l'hanno costretto a dimettersi". Tremonti ("Fuggiasco") 2: E', insieme con Fini, la causa del logoramento di Berlusconi. In campagna elettorale ci eravamo posti come liberali ed invece abbiamo governato da socialisti. Colpa sua, che ha passato due anni a provocare la rivolta dei ceti medi con le tasse e quella dei ministri con i tagli.   

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