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Galan, coltellata ad Alfano: "Non vado a chiedergli favori, come fanno gli altri"

Giancarlo Galan

L'ex ministro: "Alle primarie sosterrò Cattaneo. Se badassi alla mia convenienza busserei alla porta del segretario"

Andrea Tempestini
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  "Alle primarie del Pdl voterei Alessandro Cattaneo, perché garantirebbe un pò di rinnovamento e di cambiamento: il centrodestra nello stato in cui è può sperare solo in qualcosa di rivoluzionario e profondamente innovativo". Così Giancarlo Galan, storico "fedelissimo" di Silvio Berlusconi, ad Agorà, su Rai Tre. L'ex ministro aggiunge poi che "se invece dovessi badare alla convenienza chiederei un appuntamento con Alfano, come hanno fatto tutti. Non lo faccio e voglio sperare che Alfano mi apprezzi più per questo". Una bordata contro il segretario, insomma, di cui Galan, da tempo, contesta la linea e la gestione del partito.  "La colpa è di Tremonti" - L'ex ministro guarda poi agli errori del Pdl spiegando che "affidare la gestione della macchina a chi è convinto di teorie ingegneristiche diverse dai principi liberali è stato un colossale errore". In questo caso "le teorie erano soprattutto economiche perché è su queste che è avvenuto lo scontro nella legislatura. Dò la colpa a Giulo Tremonti, alla Lega Nord, a quella parte che crede legittimamente in altre cose".    "Rivoluzione liberale, ci credo ancora" - "Il motivo della nostra crisi vera - ha proseguito Galan - è che non abbiamo potuto mantenere le promesse fatte. Io credo ancora nella rivoluzione liberale, perché, quando l'abbiamo presentata, la ricetta liberale ha ottenuto un consenso enorme. Ci credo contro il centrosinistra che, giustamente, propone un'altra ricetta e contro quelli anche al nostro interno che non ce la lasciano fare".  

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