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La Cancellieri scrive a Napolitano: votiamo il 24 febbraio, non il 17

Eliana Giusto
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Ormai è scontro su tutto. Anche sulla data del voto. Napolitano che ormai strizza l'occhio a Bersani non vede l'ora di far votare gli italiani, così Pier si prende subito il piatto evitando una lunga campagna elettorale con un Cav in ripresa. Ma il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, non ci sta e da tecnico vuole ricordare che sul voto non si scherza con staffette e corse precipitose. Penna e carta in mano il Ministro ha scritto al presidente della Repubblica per dirgli elegantemente che il voto si deve spostare almeno di sette giorni rispetto alla data del 17 febbraio. Secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari, La Cancellieri ha informato la commissione Affari Costituzionali della Camera di avere scritto al Capo dello Stato sostenendo che la macchina organizzativa potrebbe riuscire a mettere in piedi le operazioni necessarie per andare a votare non il 17 febbraio, ma potrebbe farlo con più agevolezza se il voto si tenesse il 24 di febbraio. La questione affrontata dal ministro Cancellieri nella lettera inviata a Giorgio Napolitano sarebbe, secondo quanto si apprende, soprattutto quella del voto degli italiani all'estero. E anche quella dei tempi necessari per le verifiche degli eventi, con il necessario raccordo con il ministero degli Esteri.  La fretta del Colle - Re Giorgio solo questa mattina aveva detto con una nota diramata dal Colle: "E' interesse del paese evitare un prolungamento di siffatta condizione di incertezza istituzionale.  L'appello è che non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinchè possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l'Italia". Insomma una sorta di "sbrighiamoci che abbiamo fretta". E pensare che prima Napolitano sosteneva la scadenza naturale dell'esecutivo e che voleva un voto tranquillo ad aprile. Forse la discesa in campo del Cav ha fatto suonare l'allarme al Colle e pur di far vincere Bersani si forzano i tempi. Costi quel che costi. Meno male che c'è la Cancellieri.  Napolitano sconfitto  - E così al presidente non resta che accettare la lezione del ministro "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha preso atto delle valutazioni sottoposte oggi alla sua attenzione dal Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri circa la complessità e delicatezza degli adempimenti tecnici connessi al voto degli italiani all'estero, che inducono a ritenere la data del 24 febbraio per lo svolgimento delle prossime elezioni politiche più idonea per agevolare il compimento di tutti gli adempimenti necessari", afferma una nota del Colle. Insomma Re Giorgio c'ha provato, ma gli è andata male.

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