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Lazio, le figlie di Almirante candidate: una con Storace, l'altra con Fini

Giuliana de' Medici in corsa con Storace, Rita con Fli. Donna Assunta sicura: "Io voto Destra"

Giulio Bucchi
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  di Caterina Maniaci «Il primo voto lo darò a Francesco Storace, poi a Giuliana De' Medici, dal momento che ho deciso di andare a votare anche stavolta, nonostante l'orribile legge elettorale che nessuno si è degnato di cambiare». Donna Assunta Almirante spiega chi voterà e perché. Sgomberando il campo da illazioni e congetture su un suo momento di grande dubbio e divisione familiare. Perché la De' Medici è figlia di donna Assunta - ha preso il nome del primo marito della madre -  si candida con la Destra  di Storace, in corsa per la Regione Lazio, ma dovrà vedersela anche con Rita Almirante, l'unica con il cognome del padre comune Giorgio, entrata nella lista centrista di Giulia Bongiorno, in quota Fli.   Per riassumere la storia della famiglia, quando Giorgio Almirante e Raffaella Stramandinoli, detta Assunta, si incontrarono erano entrambi sposati, e ovviamente non tra di loro. Assunta si era sposata con il  marchese De Medici. Dalla loro unione nacquero tre figli: Marco, Marianna e Leopoldo. Giorgio Almirante si era invece sposato con Gabriella Magnatti, dalla quale aveva avuto la figlia Rita. Quando i due si incontrarono era il 1952, e il divorzio allora in Italia non era possibile. Quando nacque Giuliana, il marchese che «era un uomo generoso, una persona perbene, nonostante ci fossimo già separati,  le volle dare il suo nome», come ha già raccontato donna Assunta. Giorgio contrasse un matrimonio religioso “di coscienza” con donna Assunta (poi vedova De' Medici) e lui infine divorziò.  Nessun problema, in famiglia, per queste scelte così differenti? «E perché mai?», spiega a Libero donna Assunta,  «è una cosa che volete montare voi giornalisti. Loro due si sono a malapena incontrate, non si sono mai frequentate, ma non hanno contrasti. Sono due donne adulte e intelligenti».  Ma una scelta si impone, per la vedova del leader dell'Msi. E lei non ha dubbi: «Voterò per Storace e poi per Giuliana De' Medici». E sia chiaro, non perché  al cuore di mamma non si comanda. No, la verità è «che Giuliana è una persona preparata, con tanta esperienza alle spalle, colta, capace, che ha riflettuto molto prima di candidarsi, perciò credo che valga la pena di votarla. Per quel che riguarda Storace, ritengo che sia uno dei pochi, anzi dei pochissimi, politici coerenti: è nato come uno di destra e continua come uomo di destra. Non come certi che hanno fatto balletti e contorsioni a più non posso». Il pensiero corre ad un nome a caso, quello  di Gianfranco Fini. E dire che una Almirante si candida nelle liste della sua formazione... «Ognuno fa le scelte che ritiene giuste», commenta filosoficamente donna Assunta, «per quel che mi riguarda  ho sempre avuto simpatia per Storace, anche perché penso che sia una persona che agisce, che fa le cose, non chiacchiera e basta. .Quando è stato presidente della Regione Lazio si è dato da fare, ha aperto l'ospedale Sant'Andrea, insomma è un uomo concreto».   Perché per donna Assunta ormai siamo alla resa dei conti finale, l'Italia è allo sfinimento, la politica «è ridotta ad una gazzarra da cortile, gente che si improvvisa deputato, senatore, ministro, premier, la cultura politica passa per la televisione. Nessuno dialoga, tutti si urlano addosso. E non ci sono più i De Gasperi, i Berlinguer, gli Almirante», con riferimento a Giorgio Almirante. Mentre per i giovani il futuro è incerto, con l'incubo della disoccupazione. «Mi fa male pensare al lavoro che manca, soprattutto per loro. Io, poi, ho nove nipoti, immagini quanti pensieri...»  

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