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Crimi, il capogruppo inesistente:"Bersani meglio di Monti", e Grillo lo smentisce come sempre...

Vito Crimi, 40 anni, candidato in Lombardia e dipendente della Corte d'Appello a Brescia

Ignazio Stagno
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La credibilità di Vito Crimi è ai minimi storici. Nel Movimento Cinque Stelle era stato eletto perchè rappresentasse da capogruppo al Senato la linea dei grillini di palazzo Madama. Ma non c'è riuscito. Lui ama facebook e non riesce a resistere alla tentazione di scrivere post lunghissimi nei quali, salva la solita solfa anticasta e del "no" a tutto e a tutti, riesce comunqe a dare un punto di vista e una posizione del M5S rispetto a ciò che accade ora al Quirnale, ora a palazzo Chigi, ora a palazzo Madama. Grillo non lo ama - Ma quel capogruppo che pensa con la testa propria a Beppe forse non sta tanto simpatico. Ormai giocano al gatto e al topo. Crimi parla, scrive, sussurra e in contemporanea arriva subito la smentita di Grillo. Una condizone umiliante per un capogruppo è che forse non è nemmeno capo di se stesso. Crimi ieri sera in uno dei suoi soliti e sconfinati monologhi su facebook aveva scritto chiaramente: "Forse poteva essere intrapresa una strada mai percorsa prima, e cioè di affidare il governo a Bersani". Bersani, puntualizza Crimi "con i suoi ministri poteva presentarsi al Parlamento e qualora non avesse ricevuto la fiducia poteva continuare, alla stregua dell'attuale governo Monti, senza la fiducia ma solo per gli affari ordinari. Almeno sarebbe stato rappresentativo di una maggioranza relativa e non di una strettissima minoranza come il governo Monti in regime di prorogatio". Parole per una volte chiare e comprensibili. Bersani non è meglio di Monti - Ma il caro leader Beppe non gradisce. Così per l'ennesima volta scrive sul suo blog e sconfessa totalmente la linea di Crimi: "Bersani non è meglio di Monti, è semplicemente uguale a Monti, di cui ha sostenuto la politica da motofalciatrice dell'economia", scrive Beppe. Dunque Crimi ha torto secondo il leader: Bersani non è meglio di Monti. Ma la smentita cronica del povero Crimi ha precedenti pesanti. E' stato lui ad aver accennato, secondo quanto racconta Vasco Pirri, il giornalista insultato da Grillo, ad aprire ad un governo pseudotecnico e a dire: "Se Napolitano fa un altro nome è tutta un'altra storia". Anche lì Beppe s'infuria prende il telefono e chiama a La Cosa, la tv di "regime" del M5S, rigorosamente in streaming. "Noi non diamo appoggio nè a governi tecnici, politici o pseudotecnici. O noi al governo o fiducia a nessuno". Coda tra le gambe e Crimi in conferenza stampa afferma: "Io non ho mai parlato di governo pseudotecnico, sono stato frainteso". Intanto la Lombardi gli suggeriva quasi le parole da dire. Resisterà a Beppe? - Crimi è un uomo timido. Probabilmente nella sua testa ha più lucidità del leader e vede anche nel governo un'opportunità per il Movimento. Ma ha sbagliato tutto. Da capogruppo in pratica non ha diritto a dire nulla senza essere smentito dallo stesso Grillo in tempo reale. Inoltre ad ogni conferenza stampa ha davanti a se Claudio Messora il responsabile della comunicazone dei senatori a Cinque Stelle. Una sorta di commissario straordinario per sostituire Crimi. Anche oggi s'è preso l'ennesima smentita. Fin quando i suoi nervi resisteranno a questo costante calo di credibilità a cui l'ha condannato Beppe? (I.S.)

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