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Grillo: "Vogliono votare per disinnescare il M5S"

Beppe Grillo

Il leader pentastellato: "Partiti cialtroni, discutono di poltrone mentre Italia brucia. Un inutile balletto per evitare delle leggi sgradite"

Nicoletta Orlandi Posti
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Grida nuovamente al complotto, Beppe Grillo. Nel messaggio domenicale ai grillini sul blog il leader del M5S parla della congiura che i partiti starebbero tramando alle sue spalle: "Pensano a nuove elezioni per disinnescarci". "In questa legislatura - scrive il comico genovese - è arrivata una variabile non prevista: il Movimento 5 Stelle, che vuole riportare il Parlamento, e quindi il popolo italiano, alla sua centralità. Il M5S va quindi disinnescato. Per disinnescare il M5S - sostiene - le commissioni saranno istituite dopo l'elezione del presidente della Repubblica, dopo il nuovo ciclo di consultazioni, dopo la fiducia al nuovo governo, quindi, ottimisticamente a luglio prima della chiusura di Camera e Senato per ferie. Poi, extrema ratio, per sicurezza, si potrebbero sciogliere le Camere e andare a nuove elezioni senza aver avviato alcuna riforma".  La citazione - Il comico pentastellato continua a ripetere il suo mantra: "Mentre a Roma si discute di poltrone l'Italia brucia. Il balletto dei partiti per non decidere nulla e mantenere posizioni di privilegio e impunità decennali continua, imperterrito, senza vergogna". E "per evitare leggi sgradite a questi cialtroni si invoca un governo prima delle Commissioni parlamentari. Un falso". Il titolo dell'ultimo post di Grillo è in latino: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur (Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata), dal celebre commento di Tito Livio alla distruzione della città da parte dei cartaginesi, che provocò la seconda guerra punica. Le leggi - Grillo poi torna a ribadire la necessità di leggi e riforme, ma, scrive: "il Parlamento è paralizzato. Lo è da anni, da quando i parlamentari sono diventati emanazione dei segretari di partito, impiegati e funzionari nel migliore dei casi, e il governo legifera a colpi di decreti legge su cui pone la fiducia accordata senza problemi dai lacche' di partito che premono pulsanti a comando". Per Grillo servono "le leggi urgenti per il rilancio dell'economia, la nuova legge elettorale, le misure di sostegno ai disoccupati" che però "rimangono nei cassetti. L'orologio deve rimanere fermo. È un continuo rimando, un opprimente spostare in avanti le decisioni. Per evitare qualsiasi legge sgradita a questi cialtroni si invoca la necessità di avere un Governo PRIMA delle Commissioni. Un falso - ripete -. L'Italia è una Repubblica parlamentare senza Parlamento". E ancora: "L'economia non aspetta e per allora potremmo essere falliti con la distruzione irreversibile delle piccole e medie imprese che oggi tengono ancora, miracolosamente, in piedi l'Italia e allora non ce ne sarà più per nessuno".    

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