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Roma, Grillo: "Berlusconi, tireremo le somme. Stai attento nano!"

Giulio Bucchi
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"Sono dei burattini comandati via Internet da un capocomico sconclusionato". Silvio Berlusconi, parlando degli eletti 5 Stelle dal palco del Colosseo accanto al sindaco Gianni Alemanno, non era stato tenereo con il Movimento 5 Stelle e con Beppe Grillo. La replica del comico è arrivata un paio d'ore dopo, prima di salire sul palco del candidato grillino alle Comunali di Roma Marcello De Vito, una piazza del Popolo non pienissima ma di certo più gremita di quellle dei rivali di De Vito: il Pd Marino (in piazza San Giovanni, piuttosto gelida), l'indipendente Marchini e, appunto, Alemanno. "Nano, stai attento" - "Berlusconi ha ragione, sono sconclusionato. Stai attento nano, stai attento - s'infervora, tra il serio e il faceto, al microfono di Sky Tg24 -. Il Paese sta scoppiando. Ci vedremo ad ottobre, tireremo le somme, ne rimarrà soltanto uno. Da una parte Berlusconi, dall'altro il Movimento 5 Stelle". "I miei toni sono alti - ammette -, urlo, ma perché esprimo una rabbia buona, contengo la rabbia degli italiani. Senza di me, senza il Movimento, avremmo gli estremisti". "Piano piano non voglio più fare il leader" - Anche dal palco, la musica non cambia: "Noi siamo i grillini, neanche la soddisfazione di essere riconosciuti anche se con le tv contro e i giornalisti che sparano merda siamo diventati la prima forza del paese". "Loro ci snobbano", grida Grillo riferito un po' alla Casta e un po' ai media. La sua difesa degli onorevoli a 5 Stelle è totale: "Alla Camera non hanno mai visto gente lavorare tanto, sono straordinari. Loro, i partiti, i figuranti, fingono di accordarsi sul taglio al finanziamento dei partiti quando basterebbe fare come noi, rinunciarci e firmare un assegno. Invece continuano a parlare della nostra diaria e non dello scandalo Mps. La verità è che vogliono salvarsi il culo a vicenda, la sinistra e la destra". E alla stampa, in particolare Pierluigi Battista, rifila una stilettata: "E' malvagio, non capisco come possa farlo scrivere il Corriere della Sera". Motivo di cotanto astio è un articolo pubblicato venerdì dal quotidiano di via Solferino, in cui l'editorialista puntava il dito contro la "liturgia dello scontrino" degli eletti a 5 Stelle: dietro la trasparenza, sostiene Battista, non c'è competenza. C'è il niente. Una opposizione inesistente che va a braccetta con un governo immobile. Dal palco di piazza del Popolo, davanti ai sostenitori grillini in festa, a cantare Tutti a casa, Grillo pare quasi gelarli con una frase che passerà forse inosservata, nella bolgia pre-elettorale: "Mettete giù quelle bandiere. Noi siamo un movimento fatto di persone e programmi. Io piano piano non voglio più fare il leader".         

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