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Emiliano e la fatwa su Signorini:"Il Cav usa 'Chi' per sputtanarci"ma a sinistra amano le copertine

Michele Emiliano

Vendola, Renzi e pure la Kyenge: tutti con interviste patinate sul settimanale di casa Mondadori. Per il sindaco di Bari è "un complotto per spaccare il Pd"

Ignazio Stagno
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Prima Nichi Vendola, poi Matteo Renzi e ora Cecile Kyenge. Il settimanale Chi ospita da diverse settimane alcune interviste patinate a diversi esponenti e leader della sinistra. Renzi è apparso vestito come Fonzie e la Kyenge ha raccontato la disavventura della figlia Giulia "malatrattata da un controllore sul bus perchè aveva l'abbonamento fuori uso". Insomma alla corte di Alfonso Signorini sono passati diversi "compagni". E la cosa non è passata inosservata soprattutto dalle parti di Bari dove il sindaco Michele Emiliano non manda giù la passerella di sinistra sul settimanale della Mondadori e quindi secondo il sindaco della "famiglia Berlusconi".  Emiliano e il complotto di Chi - Così Emiliano sbotta e attacca i "compagni" e la loro sete di celebrità. "Sono interviste finalizzate a spaccare il Pd. Ha fatto bene Renzi a fare un servizio fotografico su ‘Chi'? Non è stato mica l'unico, anche Vendola si è fatto intervistare. Questa è una tattica del Cavaliere per la sinistra: intervistare i nostri leader. Berlusconi ha una tecnica per far crescere a dismisura le leadership nel nostro movimento, in modo tale da creare delle spaccature. Bisogna fare attenzione a queste cose”. E Signorini che ruolo ha in tutto questo? “Lui è uno straordinario stratega”, ha affermato il sindaco ai microfoni di Radio2 a Un giorno da pecora. Nuova strategia -  Insomma per Emiiano c'è puzza di complotto. Secondo il sindaco il Cav vuole mettere i vip rossi contro i vecchietti del partito. Ma Emiliano scorda che per fare un'intervista bisogna essere in due. Ed evidentemente Vendola, Renzi e la Kyenge non hanno paura di apparire e di farsi consocere.Pure sulle pagine di Chi. Altrimenti gli toccherebbe scrivere un trattato o un manifesto politico come quello di Fabrizio Barca che per arrivare al cuore dei suoi elettori nel suo dovumento per "il nuovo Pd scrive: "In linea con un crescente corpo di esperienze in tutto il mondo e con la prassi della mia esperienza di amministratore, suggerisco che tale metodo debba essere quello dello sperimentalismo democratico. Esso supera l'errore che la soluzione minimalista – o liberista, magna pars della crisi internazionale che viviamo – condivide con molte applicazioni concrete della soluzione “socialdemocratica”. Efficace? Forse bastava un'intervista su Chi e avrebbero capito tutti. Anche Emiliano. (I.S)

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