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Pirozzi, il risiko delle poltrone: Salvini lo candida in Parlamento in cambio di Lombardia e Friuli

Giulio Bucchi
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Una poltrona sicura per Sergio Pirozzi per "liberarne" un'altra, al centro di un risiko politico. Secondo quanto riferisce il Giornale, il sindaco di Amatrice, uomo simbolo della lotta dei terremotati contro lo Stato, potrebbe finire in lista alle prossime elezioni politiche con la Lega di Matteo Salvini. In questo modo, oltre a spingere il Carroccio nel Centro Sud, potrebbe ricomporre anche la frattura del centrodestra sul nome da proporre per il ruolo di governatore del Lazio, per cui era stato fatto proprio il nome di Pirozzi. Il sindaco si era proposto con una propria lista civica, non trovando però l'appoggio né di Giorgia Meloni né di Silvio Berlusconi. Salvini, favorevole a Pirozzi, ora con un occhio guarda al Lazio e con l'altro a Lombardia e Friuli Venezia Giulia, dove la Lega vorrebbe proporre i propri candidati. Logico che un braccio di ferro nel Lazio comprometterebbe le trattative con gli alleati al Nord. Da qui la "exit strategy" leghista: chiedere un piccolo "sacrificio" a Pirozzi e contare sull'appoggio di Forza Italia e Fratelli d'Italia a Roberto Maroni in Lombardia e Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di capire se Pirozzi si accontenterà di fare il parlamentare o se, sotto sotto, miri a un ruolo più decisionale.

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