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Eugenio Scalfari, su Repubblica il sondaggio vietato nel giorno delle elezioni

Eliana Giusto
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"Alcuni abili osservatori sostengono che il Partito democratico sarà l'ultimo tra i tre maggiori. Altri osano prevedere esattamente il contrario e cioè che il Pd sarà il primo. Domani conosceremo gli esiti, ma è tuttavia curioso che i vaticini degli esperti siano così nettamente distanti l' uno dall' altro". Eugenio Scalfari, nel suo editoriale su Repubblica parla dei sondaggi quando in teoria non si potrebbe per il silenzio elettorale.  Leggi anche: Vittorio Feltri: "Dopo le elezioni prepariamoci al casino" Tant'è, il fondatore di Repubblica, scrive: "Il partito del premier Gentiloni potrebbe ottenere un buon risultato che sarà certamente sorretto dall'alleanza con Bonino e con Casini ma è difficile che possa scavalcare i Cinquestelle e il patto Berlusconi-Salvini. Sarebbe veramente un risultato inatteso. D'altra parte c'è un'ipotesi molto più probabile e cioè quella che condurrebbe Gentiloni, per libera scelta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all'incarico di dirigere un governo di normale amministrazione se trova una maggioranza in Parlamento". Una sorta di "governo di ordinaria amministrazione" che "può durare dai quattro agli otto mesi e anche più" e che si concluderà con la sostituzione di Gentiloni e "con nuove elezioni e auspicabilmente, con una legge elettorale più semplice di quella attuale e più maggioritaria".

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