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Matteo Salvini, la crisi con il Quirinale sul decreto migranti: Mattarella non vuole firmare

Gino Coala
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La prima vera crisi politica che si sta affacciando sul governo Lega-M5s rischia di scoppiare sul decreto migranti voluto a gran forza da Matteo Salvini e di fatto frenato da un duplice fronte. Il primo è quello grillino, una sorta di ritorsione dopo i messaggi di cautela della Lega sulla manovra che allontanano il progetto del reddito di cittadinanza. Il secondo ben più serio arriva dal Quirinale, che nel decreto salviniano non ravvede il carattere di urgenza. Sergio Mattarella non sarebbe del tutto convinto su alcune disposizioni, come riporta Repubblica, tanto da essere tentato di non firmarlo. Leggi anche: Ricolfi, la profezia sulla Ue: "Cosa succederà dopo le prossime elezioni" Dal Colle non ammetteranno mai l'esistenza di un vero e proprio braccio di ferro con il Viminale, Salvini però non ne fa segreto. I dubbi di Mattarella si sarebbero concentrati sulle norme contenute nel testo, dove potrebbero essere violati alcuni principi costituzionali. Salvini ha imposto come scadenza lunedì, ma per il momento il Capo dello Stato sembra poco intenzionato a firmare il testo, non trovando motivi di urgenza tipici di un decreto. Tra i punti che creano perplessità c'è la restrizione dei permessi umanitari, primo passaggio per ottenere l'asilo politico. Poi c'è la revoca della cittadinanza italiana agli stranieri per reati sempre più numerosi. In più la sospensione del processo di cittadinanza in alcuni casi fissati dal provvedimento. La linea del decreto è dichiaratamente anti-immigrati, la preoccupazione di Mattarella è il rispetto dei principi costituzionali. Il braccio di ferro è appena cominciato.

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