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Immigrazione, i ribelli M5s contro Matteo Salvini: "Denunciamolo alle autorità europee"

Davide Locano
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Il dramma degli immigrati torna a dividere il governo e l' intero mondo politico italiano ed europeo. L' opposizione di sinistra, Renzi in testa, torna a chiedere l' apertura dei porti, Salvini ribadisce la linea dura, scatenando nuovi maldipancia tra gli alleati grillini. Molti tra i Cinque Stelle accusano il ministro dell' Interno di cinismo e il presidente della Camera Roberto Fico sostiene che «salvare vite umane è ciò che fa una società sana», ma c' è anche chi va oltre. Sono il gruppo di dissidenti grillini formato dalle senatrici Elena Fattori e Paola Nugnes (al momento sotto osservazione dai vertici del M5S) e Gregorio De Falco (espulso dal Movimento). Sulla chiusura dei porti italiani rivendicata dal ministro degli Interni, sostiene il gruppo dei ribelli a Cinque Stelle, potrebbe configurarsi «una lesione ai diritti umani, e dunque la possibilità di agire per loro tutela, anche presso le Corti europee». Leggi anche: Spataro, l'ultimo delirio su Sanremo e Salvini L' interrogazione, depositata a Palazzo Madama da De Falco, oltre che a Salvini, è rivolta proprio al ministro grillino responsabile per i porti, Danilo Toninelli e chiede se esistano davvero provvedimenti per la chiusura dei porti che «configurerebbe una lesione ai diritti umani». Ad aprire un altro fronte è il vicepremier Luigi Di Maio che attacca la Francia di Macron. «Ci sono decine di Stati africani in cui Parigi stampa una propria moneta, il franco delle colonie, e con quella moneta si finanzia il debito pubblico francese. Macron prima ci fa la morale e poi continua a finanziare il debito pubblico con i soldi con cui sfrutta i paesi africani», è l' affondo del leader pentastellato. Da Forza Italia, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ribadisce l' urgenza di «approvare un piano europeo per fermare i viaggi della morte», e il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati dice che «non possiamo rassegnarci al fatto che il Mediterraneo sia una fossa comune».

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