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Matteo Salvini, l'incontro segreto con Di Maio: perché i grillini faranno processare il leghista

Giovanni Ruggiero
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Per il gruppo al Senato del M5s non c'è stato neanche bisogno di aprire un dibattito sul voto che può dare l'autorizzazione a procedere ai giudici del tribunale dei ministri di Palermo su Matteo Salvini e il caso Diciotti. La posizione grillina è in automatico a favore dei magistrati, come ha dovuto confermare Luigi Di Maio davanti allo stesso Salvini, incontrato secondo Repubblica in gran segreto alle otto e mezzo del mattino di venerdì 25 gennaio. Le accuse contro il ministro dell'Interno sono pesanti, si va dal "sequestro di persona aggravato", all'"abuso di poteri privando della libertà personale 177 migranti". Non ci sono mai stati casi in cui i grillini hanno fatto eccezioni, neanche per Paola Taverna o Mario Giarrusso. Per gli elettori grillini poi sarebbe l'ennesimo rospo da ingoiare, dopo tutte le retromarce che i pentastellati hanno fatto finora. Leggi anche: Diciotti, Salvini: "Processatemi, rinuncio all'immunità" Stando alla versione riferita dai grillini, Salvini sembra aver mostrato comprensione. Di Maio però si trincera dietro la tradizione grillina, pur sapendo che in ogni caso il caso Diciotti contro Salvini è un regalo elettorale all'alleato di governo incredibile. Qualsiasi decisione possa prendere il leader grillino, si ritrova sempre davanti a una fregatura: "Se il Senato dà il via libera e lo processano - ha detto un esponente di governo a Repubblica - farà una campagna elettorale da martire e non potrà che uscirne vincitore. Se lo salviamo, i nostri ce la faranno pagare".

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