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Matteo Salvini e Luigi Di Maio, è scontro sull'abuso d'ufficio. Il leghista vuole abolirlo, il grillino no

Cristina Agostini
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L'ultima divisione nel governo gialloverde è sull'abuso d'ufficio. Matteo Salvini vuole abolirlo, Luigi Di Maio no. "Io voglio scommettere sulla buona fede degli italiani, degli imprenditori, degli artigiani, dei sindaci. Abbiamo una burocrazia e una paura di firmare atti, aprire cantieri sistemare scuole, ospedali", ripete il ministro dell'Interno leghista ospite di Radio Anch'io, su Radiouno: "Io non so cosa fanno Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Mario Monti, Luigi Di Maio, io faccio quello che ritengo sia giusto per gli italiani, bisogna togliere burocrazia, togliere vincoli, fare, liberare". E conclude: "Se per paura che qualcuno rubi blocchiamo tutto e allora mettiamo il cartello affittasi ai confini dell'Italia e ci offriamo alla prima multinazionale cinese che arriva. Se uno ruba e lo becco, lo metto in galera e se ruba da pubblico ufficiale si prende il doppio della pena ma non possiamo per presunzione di colpevolezza bloccare tutto". Leggi anche: Qui Di Maio non è il benvenuto. Gelo in diretta a Confindustria: come l'hanno "accolto" Ma Di Maio, appunto non è d'accordo: "Ho sentito dire che qualcuno vorrebbe abolire il reato di abuso d'ufficio. Io ringrazio tutti i sindaci d'Italia per il lavoro che fanno, ma se qualcuno pensa di poter aiutare qualche governatore abolendo il reato, allora troverà non un muro, ma un argine da parte del M5s". Solito complottismo pentastellato. 

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