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Papa Francesco riceve tutti i politici del suo "partito": all'appello manca Matteo Salvini

Caterina Spinelli
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Papa Francesco riceve proprio tutti, ma alcuni più di altri. All'epoca è toccato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e oggi al suo successore Sergio Mattarella. Con l'ex deputato della Dc il Pontefice non vanta solo buoni rapporti, ma una vera e propria amicizia. Non sono nuove le visite in Quirinale e quelle in Vaticano, per non parlare della messa che il Papa celebra regolarmente a Santa Marta. Ma come dimenticarsi gli scatti che immortalano il Santo Padre in compagnia di Matteo Renzi, Virginia Raggi e Nicola Zingaretti. Bergoglio incontra il sindaco di Roma ogni 8 dicembre, quando lui, da vescovo della capitale, porge la corona di fiori all'Immacolata in piazza di Spagna. Eppure, per allontanare i sospetti sulle sue preferenze politiche, il Papa ha accettato di incontrare anche l'azzurro Antonio Tajani, il presidente uscente dell'Europarlamento.  Leggi anche: Papa Francesco,tutti i silenzi sul comunismo Come i suoi predecessori Papa Francesco "non capisce la politica, deve studiarla", ma non perde l'occasione per intervenire in temi che poco gli competono. Le sue dichiarazioni sono ormai all'ordine del giorno, anche se ha evitato di intervenire nella polemica alimentata dal segretario di Stato, Pietro Parolin, dal segretario della Cei, Gualtiero Bassetti e dal gesuita Antonio Spadaro (direttore della Civiltà Cattolica). I tre hanno criticato il ministro dell'Interno Matteo Salvini per l'utilizzo "strumentalizzato della religione". Di ritorno dalla Romania Bergoglio ha detto: "Un politico mai deve seminare odio e paura, soltanto speranza giusta, esigente, perché deve condurre il Paese", una frase che lascia pensare al vicepremier leghista. Ma che non si dica che Francesco non riceva proprio tutti. 

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