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Luigi Di Maio sull'alleanza con Salvini: "Sono stanco di litigare, voglio andare avanti. Disposti a cambiare"

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Caterina Spinelli
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"Il governo non è finito. Sulla manovra parliamo la stessa lingua. Mi fa piacere. La nostra manovra dovrà dare risposte concrete agli italiani. Le dico con grande onestà una cosa, così spegniamo subito tutte le polemiche che sono state alimentate sui giornali: io sono stanco di litigare. E così la pensano anche tutti gli italiani che incontro ogni giorno". Replica così sul Corriere della Sera Luigi Di Maio a Matteo Salvini, dopo che il leghista lo aveva posto di fronte a un aut aut: o una manovra economica giusta o le elezioni anticipate.  Leggi anche: Lega-M5s: i cinque senatori grillini che decideranno il futuro del governo "Il M5S non ha paura di governare, scriviamo insieme la manovra e continuiamo a cambiare il Paese. Bisogna abbassare le tasse con la flat tax e il taglio del cuneo fiscale, poi dobbiamo fare il salario minimo e tanti altri provvedimenti importanti che servono ai cittadini. Non soffermiamoci sui puntini e sulle sfumature, andiamo direttamente alla sostanza. L'abbiamo fatto in un anno e mezzo di governo. Adesso prendiamoci i meriti delle cose fatte e continuiamo su questa strada. Con Conte e Salvini abbiamo lavorato bene, andiamo avanti così". I grillini sembrano sicuri, niente voto: "Secondo me dobbiamo pensare solamente a fare una cosa: governare. Abbiamo dimostrato di saperlo fare. E parlano i fatti, tutti i provvedimenti sono stati condivisi, si è sempre lavorato con impegno e serenità" ha riferito Di Maio che si è anche dichiarato disposto a venire incontro alla Lega sulla riforma della Giustizia. Qualche giorno fa infatti Salvini aveva criticato la proposta del ministro Alfonso Bonafede, etichettandola "inutile e con poca sostanza". 

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