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Paolo Gentiloni in pole, lui il candidato premier del Pd: è iniziata l'operazione sconfitta-sicura

Davide Locano
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Una vocazione alla sconfitta. Al martirio, vien da dire. Si parla ovviamente dei compagni del Pd, partito perennemente dilaniato dalla guerra tra fazioni, ultima quella che si prolunga da anni tra la fazione fedele a Nicola Zingaretti e quella che fa capo a Matteo Renzi, divisi anche sull'inciucio col M5s. Ma qui si parla d'altro. Si parla delle prossime elezioni e di chi, il Pd, candiderà premier. Dato quasi per scontato che il segretario non correrà per la presidenza del Consiglio - "potrei non essere io il candidato del centrosinistra" -, ecco farsi largo un altro nome: Paolo Gentiloni. Usato sicuro, grigiume assicurato, appeal quasi inesistente, stando ai rumors che arrivano dal Nazareno sarebbe l'ex premier l'indiziato numero uno. Nome gradito anche agli altri partiti che andranno a comporre la coalizione, da Sinistra Italiana a +Europa. Sullo sfondo resta anche Beppe Sala, il sindaco di Milano, il quale ha aperto all'impegno su scala nazionale. Infine l'ambizioso Carlo Calenda, che da tempo accarezza il sogno di proporsi come candidato premier e leader democratico. Leggi anche: Retroscena: Di Maio scaricato anche da Conte

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