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Di Battista, Buffagni e il sondaggio riservato sull'inciucio: "Se ci alleiamo con il Pd il M5s va al 5%"

Giulio Bucchi
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I nomi dei "filoleghisti" del Movimento 5 Stelle sono noti: Alessandro Di Battista, un po' a sorpresa (visto che incarnava l'anima sinistra del partito e  molto si è speso contro Matteo Salvini), Gianluigi Paragone (nessuna sorpresa, qui, perché viene dal mondo leghista) e Stefano Buffagni, sottosegretario molto vicino a Luigi Di Maio. che non a caso si definisce "governista e basta". Leggi anche: "Hai 24 ore, prendere o lasciare". Il retroscena sul diktat di Di Maio a Zingaretti Non si conosceva, però, un sondaggio ("umorale", o forse no?) in mano a Di Battista e, si immagina, a tutti i vertici dei 5 Stelle che negli ultimi giorni sembrano frenare con forza sull'inciucio con il Pd. Dibba, spiega un retroscena di Repubblica, nell'incontro di domenica scorsa a Marina di Bibbona a casa di Beppe Grillo si era detto favorevole a un accordo con i dem. Ora però ha visto la reazione furibonda della base sui social (di fatto, insulti e minacce di diserzione): "Su Facebook i nostri ci stanno massacrando - spiega in privato la piroetta, secondo quanto riporta Repubblica -, se ci accordiamo con il Pd scendiamo al 5%". Un suicidio politico vero e proprio, in nome di poltrone che potrebbero durare molto poco. Un rischio che non vale la candela, e in fondo anche per questo l'usato potrebbe essere più sicuro del nuovo. 

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