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Rousseau, la voce nel M5s: "Esito incerto". Casaleggio: "Record mondiale di accessi". Il no di Paragone

Giulio Bucchi
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Non solo il voto "più atteso", quello sulla piattaforma Rousseau, ma anche quello più "incerto". Lo confermano all'agenzia Agi diverse fonti del Movimento 5 Stelle, che non si sbilanciano sul risultato finale atteso per le 18. Una vittoria del "no" si tradurrebbe in un clamoroso stop alle trattative con il Pd per il governo Conte-bis, a poche ore dalla salita al Colle del premier incaricato. Un disastro politico-istituzionale con ripercussioni clamorose.  Leggi anche: "Il suicidio di massa grillino". Becchi inchioda il "traditore Grillo". Così Rousseau può fregarlo Per ora, i vertici si sfregano le mani per il successo dell'iniziativa. "Alle 13.19 di oggi ci sono state 56.127 votazioni da parte degli iscritti. Era l'attuale record mondiale di partecipazione on line per una votazione politica. Sono molto contento di questa dimostrazione di democrazia diretta", ha spiegato in una nota ufficiale Davide Casaleggio. Un numero di accessi che ha messo in difficoltà il sistema, con esponenti come la senatrice Elena Fattori (ex dissidente, oggi sostenitrice dell'inciucio) che hanno denunciato le anomalie che le hanno impedito di votare.  Dei parlamentari grillini, finora solo Gianluigi Paragone dsi è esposto dichiarando il proprio voto contrario, mentre il sottosegretario uscente Vincenzo Spadafora e il capogruppo alla Camera Francesco D'Uva hanno votato sì: "Certamente è un voto molto importante, espressione della democrazia diretta, del nostro movimento - ha spiegato D'Uva, uno degli emissari grillini nella trattativa con il Pd -. Non è una questione di spaccature o meno. Questo è un voto che conta tantissimo".   

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