Cerca
Logo
Cerca
+

Giuseppe Conte al Copasir: "Io ho chiarito quello che è successo, ora toccherebbe a Salvini"

Caterina Spinelli
  • a
  • a
  • a

Giuseppe Conte ha riferito al Copasir per chiarire gli incontri autorizzati da Palazzo Chigi tra i vertici dei nostri Servizi segreti e il ministro americano William Barr. Quest'ultimo è il ministro della Giustizia che sta indagando per conto di Donald Trump sulle interferenze russe sulle elezioni Usa. "Ho riferito al Copasir sul caso Barr - ha esordito durante la conferenza con i giornalisti -. Le dichiarazioni sono coperte dal segreto, non riferisco le cose dette ai componenti del Copasir, ma ho il dovere di riferire alcuni elementi di questa vicenda, anche perché sono nate ricostruzioni fantasiose che rischiano di gettare ombre anche sul nostro operato istituzionale, e non possiamo permettercelo". Leggi anche: Conte al Copasir: ecco chi lo difenderà Lo scambio di informazioni non sarebbe avvenuto ad agosto, proprio il mese della crisi di governo: "Falso, la richiesta risale a giugno. È stato detto che il famoso tweet di Trump in cui esprime apprezzamento nei miei confronti sarebbe collegato a questa vicenda. Anche questo è falso, Trump non mi ha mai parlato di questa inchiesta". Poi entra nel dettaglio dell'incontro con Barr: "Eravamo a casa nostro con un perimetro ben definito". In conclusione: "Io sono stato quasi costretto a riferire su questa vicenda. Non è mio costume attaccare gli avversari. Ma sono sorpreso che Salvini pontifichi quotidianamente sulla questione Barr. Ha legittimamente chiesto chiarimenti, io li ho dati al Copasir, nella sede istituzionale, ma mi sorprende che Salvini, che era ministro dell'Interno e si è anche candidato a guidare il Paese, chiedendo pieni poteri, non avverta la necessità di chiarire". 

Dai blog