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Manovra, troppe tasse? Moody's dà la colpa a Matteo Salvini e sovranisti

Cristina Agostini
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La manovra è piena di tasse ma la colpa sarebbe di Matteo Salvini, non del governo giallo-rosso che l'ha realizzata. Il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, ha ricordato che il ddl Bilancio "invece di intervenire in modo più rilevante sulla spesa corrente, prevede un significativo recupero di risorse, per quasi 2,9 miliardi, attraverso un aumento della tassazione sulle imprese, accentuando così le distorsioni nel prelievo che già esistono" e che "a queste risorse vanno aggiunte quelle previste dal decreto fiscale, per circa 2 miliardi, in chiave antievasione, che sottraggono ulteriore liquidità alle imprese". Riporta il Giornale che Confindustria propone quindi di tagliare i fondi per quota 100 e reddito di cittadinanza in modo da evitare che plastic tax (che provocherà rincari da 109 euro in media a famiglia) e sugar tax, nonché il maggior prelievo sulle auto aziendali, penalizzino le aziende. Leggi anche: Come si è ridotto Toninelli: baracconata alla stazione. "Il fallimento della Lega" In questo scenario di un aggravio del prelievo fiscale che peraltro riduce il consenso popolare verso il centrosinistra, l'agenzia di rating Moody's ha preso le difese dello status quo. "In Italia - ha scritto nell' ultimo report - l'avanzata dei partiti populisti ha distratto i policymaker dall'attuare le riforme necessarie". Insomma, tutta colpa dell'avanzata di Matteo Salvini.  

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